Oggi è il giorno della verità, nel pomeriggio sapremo se si aprirà la crisi di governo e se Renzi farà dimettere le sue ministre

Oggi è il giorno della verità, nel pomeriggio sapremo se si aprirà la crisi di governo e se Renzi  farà dimettere le sue ministre

Oggi è il giorno della verità, nel pomeriggio sapremo se si aprirà la crisi di governo e se Renzi farà dimettere le sue ministre


Nel giorno della resa dei conti alle 17.30 parlerà il leader di Italia Viva, Conte minaccia, se Iv rompe niente più governi insieme

L’appuntamento è alle 17.30. A quell’ora sapremo se Matteo Renzi ritirerà davvero dal governo le sue due ministre; le probabilità sono altissime. Ci saranno sia Teresa Bellanova, sia Elena Bonetti, sia il sottosegretario Ivan Scalfarotto. In pratica questo 13 gennaio è il giorno della resa dei conti. Per cercare di capire le ultime ore di questo pre-crisi partiamo però dalla tarda serata, quasi nottata, di ieri.


Cosa è accaduto ieri sera

Le indiscrezioni parlano di un Consiglio dei ministri ridotto a un ring di pugilato: da una parte il premier Giuseppe Conte che invita Italia Viva a "non speculare sulle vittime" tirando in ballo il Mes. Dall’altra parte Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, che annunciano, come era nell'aria dopo l'intervista di Matteo Renzi a Carta Bianca su Rai Tre, l'astensione dal voto sul Recovery plan per la rinuncia "incomprensibile", dicono le ministre renziane, al Mes. Aria pesantissima, insomma. Con il presidente del Consiglio, si schierano i ministri Roberto Gualtieri, Enzo Amendola e Francesco Boccia, bollando la decisione di Iv come pretestuosa.


Le indiscrezioni dal Cdm

"È stata discussione dura e lei, la Bellanova, non sapeva più cosa rispondere nel merito. Aveva l'ordine di astenersi", riferisce un ministro. Anche Roberto Speranza, raccontano fonti presenti alla riunione, va su tutte le furie, dice a chiare lettere che il governo ha fatto tutto il possibile contro la pandemia, guai a parlare di sforzi esigui sul piano economico. Il Recovery Plan italiano comunque c’è, il governo Conte-bis, fra una manciata d'ore, potrebbe non esserci più. I margini di trattativa si stanno assottigliando assottigliano sempre più.


Il conteggio al Senato

Al Senato continuano a girare le voci sui conteggi e sui possibili "responsabili", cioè quelli che andrebbero in soccorso con il loro voto al governo, pronti a prendere il posto di Iv al Senato. Si parla dell'uscita di 4 senatori dal gruppo di Renzi e ben 8 da Forza Italia. La tranquillità del premier Conte potrebbe essere dovuta a questo. Fra poche ore potrebbe essere la crisi di governo a dominare nella politica italiana. Non a caso Conte decide di correre e convoca un doppio Cdm, uno in serata sul nuovo dl anti-Covid (con lo stato di emergenza che potrebbe essere prorogato al 30 aprile), l'altro giovedì sul nuovo scostamento per i ristori di gennaio. Il tentativo è quello di mettere al sicuro i provvedimenti più cruciali per il Paese in questo momento.


Le possibili dimissioni delle ministre Iv

Poi, se le ministre Bellanova e Bonetti si dimetteranno oggi pomeriggio, per Conte si potrebbe davvero aprire la strada della conta e del sostegno dei Responsabili. "Sarà un governo Conte-Mastella e noi saremo all'opposizione o un esecutivo diverso" ha detto ieri sera un baldanzoso Renzi. Oggi, come detto, ci sarà un nuovo Cdm. "Conte ha convocato il Cdm come se nulla fosse e li sta facendo impazzire", commenta un membro del governo. Chi era presente alla riunione di ieri sera, durata quasi quattro ore, parla di un clima "da requiem", ormai "il game over è vicino", dice. Ma c'è anche chi non vede del tutto chiusa la partita. "Mah - dice un ministro - con questi non si sa mai". Poche ore e sapremo che cosa accadrà. Peccato che il ring sul quale si stia combattendo questo incontro di boxe tra Conte e Renzi sia l’Italia nel pieno di una pandemia.


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