Non solo Leo Messi, da Alessandro Del Piero a Sebastian Vettel, quando nello sport gli amori finiscono

Non solo Leo Messi, da Alessandro Del Piero a Sebastian Vettel, quando nello sport gli amori finiscono

Non solo Leo Messi, da Alessandro Del Piero a Sebastian Vettel, quando nello sport gli amori finiscono


Il successo, i record, la tifoseria, i soldi a volte non bastano: le bandiere ammainate e gli addii choc dal calcio alla Formula 1

Il successo, i record, la tifoseria, una montagna di soldi che però non bastano. Neanche vent’anni con la stessa maglia sono un antidoto a divorzi inattesi e traumatici. Il caso di Lionel Messi, che nelle scorse ore avrebbe comunicato al Barcellona via fax certificato la propria intenzione di cambiare squadra (con la clausola che gli permette di rescindere unilateralmente il contratto al termine della stagione), ha dei precedenti. Una vicenda ancora tutta da scrivere, e senza dubbio più clamorosa di altre, però certamente non isolata.

I precedenti, dal calcio alla Formula 1

Senza cambiare sport, nel calcio in Italia, ci sono i casi di Alex Del Piero e di Daniele De Rossi. Entrambi hanno messo nel cassetto la divisa che hanno indossato per una vita, quando tutto lasciava pensare che a quel gesto avrebbero pensato semmai a fine carriera. Di casi così, in realtà, se ne trovano in tutti gli sport, anche nella Formula 1, basti pensare al divorzio (da separati in casa) tra Sebastian Vettel e la Ferrari, o l’addio imprevedibile di Nico Rosberg dopo il Mondiale su Mercedes.

Situazioni simili ma storie diverse

Situazioni simili, ma non in tutto. Se infatti l’addio di Leo Messi alla squadra sembra un’imposizione, dettata anche da una certa forza sportiva e contrattuale (come spesso avviene per i fuoriclasse), per altri la scelta di comunicare l’addio ha avuto tutta un’altra natura. Si pensi ai saluti per non soffrire di De Rossi, partito per l’Argentina, o allo stop “subìto” come per Del Piero, non più nei piani dei bianconeri, o per Claudio Marchisio. Allontanandosi dalla Juventus, ci sono anche le storie di grandi calciatori come Iker Casillas o Raul, congedati dal Real Madrid dopo alcune tribolazioni. Il portiere, salutato dopo 25 anni di gloria, non aveva trattenuto la commozione: era scoppiato in lacrime alla conferenza stampa d’addio. Lacrime che ritroviamo nell’ultimo atto di Del Piero, nella commozione dei tifosi nell’ultima partita del numero dieci bianconero.  

Addii che fanno male, o che andavano celebrati meglio

Ci sono addii che fanno male, soprattutto in corrispondenza di carriere sportive da appendere al chiodo. A nessun tifoso sfuggirà il ricordo della reazione piena di rabbia e di stupore di Paolo Maldini, in quella storica ultima partita in rossonero, quando ricevette offese dalla curva milanista. Un epilogo non esattamente felice per il capitano che ha rappresentato i tanti successi della squadra. C’è stato poi lo strappo di Francesco Totti, che ha deciso di lasciare l’incarico di dirigente della Roma, la squadra che ha “servito” per una vita, e che aveva salutato (da giocatore) in un’emozionante chiusura della carriera agonistica andata in scena all’Olimpico. Non sempre dunque le grandi favole hanno il lieto fine atteso, nella vita come nello sport. A volte a prevalere sono rabbia e delusione, come sta succedendo in queste ore con il caso scoppiato fra Leo Messi e Barcellona.



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