New York, panico in un grattacielo di Manhattan, 27enne apre il fuoco, poi si uccide. Quattro i morti

New York, panico in un grattacielo di Manhattan, 27enne apre il fuoco, poi si uccide. Quattro i morti Photo Credit: Agenzia Fotogramma
29 luglio 2025, ore 10:25
Una sparatoria in pieno giorno. Shane Devon Tamura sarebbe arrivato in auto direttamente dal Nevada, armato di un fucile d'assalto. Si indaga per ricostruire il movente
Una sparatoria in pieno giorno, a Manhattan, nel cuore di New York, in un grattacielo alto 200 metri e che ospita diverse società finanziarie, un'area ad alta concentrazione di turisti. Tutto è accaduto in pochi minuti, intorno alla mezzanotte ora italiana. Ad aprire il fuoco un 27enne residente a Las Vegas, Shane Devon Tamura. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso mentre entra nell'edificio a passo lento, abiti scuri, occhiali neri, il giubbotto antiproiettile e un fucile d'assalto nella mano destra.
QUATTRO I MORTI
Poi il fuoco, aperto contro l'agente all’ingresso, morto dopo la corsa in ospedale. L'attentatore entra poi in ascensore, fino al 33esimo piano, e spara ancora, contro altre 3 persone. Quando la Polizia ha fatto irruzione nell’edifico, che è stato circondato, Tamura era già morto: si sarebbe sparato un colpo con lo stesso fucile usato per la strage. Secondo gli investigatori, avrebbe agito da solo. A suo carico non c'erano precedenti penali significativi, ma aveva una storia di problemi mentali. Aveva una regolare licenza per il possesso d'armi. Il movente non è chiaro. Secondo quanto ricostruito, il killer sarebbe arrivato a New York in auto, dal Nevada, dirigendosi direttamente nei pressi del grattacielo. All'interno della sua auto, la polizia ha trovato una custodia per fucile con proiettili, un revolver carico, munizioni e caricatori, oltre a uno zaino e a dei farmaci con sopra il suo nome. Non c'erano esplosivi. Le indagini proseguono, mentre la città viene scossa dalla 254esima sparatoria dall'inizio dell'anno.