
Mestre, donna segregata e violentata per 5 giorni in un palazzo abbandonato Photo Credit: Agenzia Fotogramma
17 aprile 2025, ore 19:30
Una donna veneziana, di 32 anni, è stata segregata e violentata da un coetaneo per cinque giorni, in un vecchio palazzo abbandonato, a pochi passi dal centro di Mestre.
La violenza sarebbe cominciata venerdì in pieno giorno e la donna, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe riuscita a tentare la fuga solo ieri intorno a mezzogiorno, approfittando di un momento di distrazione del suo aguzzino.
La 32enne, infatti, sarebbe riuscita a liberarsi grazie al soccorso dei negozianti e dei passanti che, avvertite le urla e le richieste di aiuto, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine e i sanitari consentendo loro di bloccare l’aggressore, che stava tentando di riportare la vittima all’interno della struttura abbandonata.
L’aggressore
L’uomo, 32enne di origine tunisine, è stato bloccato dai carabinieri come autore delle violenze e si trova attualmente in carcere, in attesa delle decisioni del gip.Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine si tratterebbe di una persona che la donna conosceva ma, secondo quanto riportato dalla stessa, gli autori degli abusi potrebbero essere di più. I medici dell'ospedale dell'Angelo, dov'è stata accompagnata la vittima, hanno -nel frattempo- riscontrato sul corpo della giovane segni compatibili con una violenza sessuale e l'entità delle lesioni evidenziate potrebbe avvalorare l’ipotesi dello stupro di gruppo ma, al momento, ciò non avrebbe ancora trovato riscontro investigativo.
Le forze dell'ordine, quindi, grazie alle telecamere pubbliche e private della zona, stanno ricostruendo le identità di quanti, in questi giorni, sono entrati abusivamente nella struttura, per valutare se vi siano responsabilità da parte di altri individui.
Indagini in corso
Il fatto è avvenuto in un palazzo inutilizzato da oltre 10 anni e già noto alle forze dell’ordine poiché diventato rifugio per tossicodipendenti, spacciatori e senza fissa dimora.Diversi gli interventi della polizia nell’edificio che, un tempo sede della Telecom, si trova nel pieno centro di Mestre, a pochi passi dalla biblioteca, dal museo e da piazza Ferretto e che -nonostante porte e finestre murate da tempo- accoglie ancora degrado e insicurezza.
La donna è ricoverata in ospedale
La vittima, ricoverata da ieri pomeriggio all'ospedale di Mestre, sarà sentita dagli investigatori appena le sue condizioni di salute lo permetteranno.Si tratta dell’ennesima storia dell’orrore, che arriva da Mestre, a distanza di una sola settimana dal tremendo stupro ai danni di una bambina di 11 anni. Anche in quel caso lo stupratore, Massimiliano Mulas, è stato immediatamente individuato dalle forze dell’ordine per poi essere trasferito al reparto “sex offender” della casa circondariale di Gorizia.