Maturità: un’altra studentessa boicotta l'orale. Valditara minaccia bocciature

Maturità: un’altra studentessa boicotta l'orale. Valditara minaccia bocciature Photo Credit: agenziafotogramma.it
11 luglio 2025, ore 12:11 , agg. alle 12:42
Il titolare dell’Istruzione promette provvedimenti ad hoc. Favaretto, il primo dissidente: "Risposta violenta del ministro"
In principio fu Gianmaria. Poi la studentessa Maddalena. Oggi, infine, il terzo caso di un alunno arrivato davanti alla commissione d’esami per la prova orale della maturità che rifiuta di sostenere l’interrogazione. L’azione di boicottaggio, portata avanti da questi ragazzi e ragazze nelle ultime settimane per protestare contro le modalità di verifica previste dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, infiamma il dibattito, tanto che anche il titolare del dicastero Valditara, nelle scorse ore, è intervenuto annunciando una stretta: a partire dal prossimo anno, chiunque si rifiuterà di sostenere l’esame orale verrà bocciato, anche se in possesso di crediti e punti sufficienti per la promozione.
Il nuovo caso
L’ultimo episodio arriva ancora una volta dal Veneto, in particolare dal liceo classico Canova di Treviso. Protagonista un diciottenne di cui non è ancora nota l’identità. Lo studente – come raccontato da Il Gazzettino -, nonostante si sia rifiutato di rispondere alle domande della commissione, è stato comunque promosso con poco più di 60 su cento. Alla base della protesta, la convinzione che la scuola, attraverso gli attuali criteri di verifica, crei un clima di competizione, limitandosi a testare le conoscenze e le competenze dei candidati senza soffermarsi sull’aspetto più personale ed emotivo di studenti e studentesse.
“Da parte dei docenti non c’è mai stata la voglia di scoprire la vera me”, ha spiegato Maddalena Bianchi, la ragazza dello scientifico di Belluno che per seconda in ordine temporale è assurta agli onori della cronaca dopo aver boicottato la prova orale. Una posizione che è diventata in queste ore spunto per i commenti di molti opinionisti. “Abituati, Maddalena, perché all’università sarà uguale e sul lavoro anche peggio”, scrive questa mattina Massimo Gramellini nel suo Caffè sul Corriere della Sera. “Troverai persone – prosegue l’editorialista – pronte a pestarti i piedi e altre che di addosseranno colpe non tue pur di pararsi il fondoschiena. Della vera te si preoccuperanno in pochi, alcuni dei quali finiranno per deluderti. La vita purtroppo funziona così”.
Le parole di Gianmaria Favaretto, il primo “dissidente” a rifiutarsi di rispondere alla commissione, sono state invece criticate da Assia Neumann Dayan sulle colonne de La Stampa: “La tragedia di questi anni è stata la convinzione che azzerare gli umori negativi e i sentimenti ignobili, dicendo che il merito è brutto, cattivo e classista, fosse una buona idea. Non lo è, perché è un’idea che non educa alla frustrazione”
La stretta di Valditara
Di fronte al moltiplicarsi di questi casi, ieri, è intervenuto direttamente Giuseppe Valditara, promettendo – a partire dal prossimo anno – provvedimenti specifici. “Con la riforma della Maturità comportamenti di questo tipo non saranno più possibili. Se un ragazzo non si presenta all’orale o volontariamente decide di non rispondere alle domande dei docenti perché vuole ‘non collaborare’ o ‘boicottare’ l’esame, dovrà ripetere l’anno”, ha affermato il ministro dell’Istruzione e del Merito.
Una promessa criticata aspramente da Favaretto: “Sono senza parole – spiega al Corriere – Credo che un problema, che evidentemente esiste, si possa provare a risolvere in due modi: o con il dialogo, oppure con la forza. E quella del ministro mi sembra una risposta violenta”.
Parole di biasimo sono arrivate anche dalla rete degli Studenti Medi del Veneto: “Siamo di fronte all’ennesima riforma volta a punire ogni forma di dissenso verso il sistema scolastico. […] Questi studenti hanno dato voce a ciò che noi denunciamo da anni: la ‘scuola del merito’ voluta da questo governo è un fallimento. È un sistema che ci schiaccia, che riduce le nostre vite a un numero, a un voto".