Mattarella a Cernobbio: l’Europa chiave di pace e diritti, forza contro autoritarismi globali

Mattarella a Cernobbio: l’Europa chiave di pace e diritti, forza contro autoritarismi globali Photo Credit: Ansa Foto/Michele Maraviglia
06 settembre 2025, ore 15:00 , agg. alle 19:51
Il Capo dello Stato sottolinea il ruolo centrale dell’Europa nel difendere democrazia, diritti e cooperazione internazionale, richiamando imprese, lavoratori e governi.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ribadire con forza il ruolo imprescindibile dell’Europa nel mantenere la centralità dei diritti e della democrazia, intervenendo con un videomessaggio al Forum di Cernobbio. Secondo il Capo dello Stato, il continente europeo rappresenta oggi un modello unico di pace e cooperazione, frutto di un percorso iniziato dopo la Seconda guerra mondiale, quando le macerie morali e materiali lasciate dal nazifascismo imposero scelte lungimiranti. “L’Unione ha saputo tracciare un cammino innovativo, condividendo risorse e aspirazioni, e costruendo stabilità e benessere”, ha sottolineato Mattarella, evidenziando come la capacità europea di proiettare i suoi valori oltre i confini sia stata fondamentale per il progresso globale.
IL MESSAGGIO DI MATTARELLA
L’Europa, ha ricordato il presidente, non ha mai cercato conflitti né avviato scontri commerciali, ma ha favorito intese, missioni di pace e miglioramento delle condizioni di vita, promuovendo dialogo, libertà e uguaglianza tra popoli. Di fronte a questi risultati, Mattarella si interroga sul motivo per cui oggi l’Unione venga talvolta percepita come un ostacolo o addirittura come un nemico, invitando a riflettere sui principi e sugli interessi che fondano la convivenza civile. Solo affrontando queste domande, secondo il Capo dello Stato, si potranno compiere scelte consapevoli, evitando regressioni e perdite di rilevanza nel contesto internazionale.
"LE NUOVE COMPAGNIE DELLE INDIE"
Mattarella ha inoltre sottolineato l’importanza di un multilateralismo cooperativo, capace di contrapporsi al potere crescente delle grandi corporazioni globali che, come “nuove Compagnie delle Indie”, rischiano di sottrarre prerogative agli Stati e alle organizzazioni internazionali. L’appello è rivolto alle democrazie europee: occorre trovare in sé motivazione e coraggio per resistere alla pressione dei regimi autocratici e per evitare un mondo diviso in vassalli e avversari. Il presidente ha chiamato in causa anche imprese e lavoratori, sottolineando che la leva economica e sociale europea è decisiva. Solo attraverso istituzioni forti e governi determinati si potrà difendere la civiltà europea e trasmettere alle nuove generazioni il valore di unità e cooperazione. Richiami simili sono stati ribaditi dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, al G7 dei parlamenti, ricordando come la frattura globale tra autoritarismi e libertà riduca gli spazi di dialogo e renda più complessa l’affermazione della democrazia, ma che la diplomazia parlamentare può contribuire a mantenere canali di comunicazione anche nei momenti di crisi.