Mancini, l'Italia se la può giocare con chiunque, il rinnovo del mio contratto non sarà un problema

Mancini, l'Italia se la può giocare con chiunque, il rinnovo del mio contratto non sarà un problema

Mancini, l'Italia se la può giocare con chiunque, il rinnovo del mio contratto non sarà un problema


Il Commissario Tecnico della Nazionale giura fedeltà all'azzurro e guarda con ottimismo agli Europei della prossima estate; commovente il suo ricordo di Paolo Rossi

Un anno fa, di questi tempi, guardavamo al 2020 del calcio con grande fiducia. Lo sguardo si allungava soprattutto verso l’Europeo di giugno: la manifestazione sarebbe stata itinerante, ma l’Italia avrebbe giocato a Roma le partite del girone. E nell’ambiente si iniziava a sognare il ritorno delle “notti magiche”. Questo perché la Nazionale sembrava finalmente tornata ad essere vincente e brillante. Poi il Covid ha fatto slittare tutto al 2021, nella speranza che non ci siano altre sorprese negative. Ma l’ottimismo di un anno fa è rimasto, perché gli Azzurri nel frattempo sono ulteriormente cresciuti, tanto da qualificarsi anche per la Final Eight della Nations League. Questo processo di crescita ha un artefice: Roberto Mancini ha raccolto le macerie lasciate da Giampiero Ventura e ha ricostruito l’Italia, puntando sui giovani e trasferendo una mentalità offensiva e vincente. Oggi il commissario tecnico ha incontrato (sia pur a distanza) la stampa per i tradizionali auguri natalizi e l’occasione è servita per fare una chiacchierata sui principali temi d’attualità.

IL CONTRATTO 

L’accordo con Mancini scade tra due anni, dopo il Mondiale in Qatar. La Federcalcio ovviamente spinge per prolungare il contratto, ben sapendo però che a livello economico i club possono garantire cifre estremamente superiori. Ma Mancini in Nazionale sta bene, e a volte non sono soltanto i soldi a indirizzare una scelta. Ecco le parole del ct: “Per il rinnovo del mio contratto non c’è alcun tipo di problema, per ora non c’è una data fissata per ufficializzare il prolungamento, ma ripeto: non c’è problema”.


AMBIZIONI AZZURRE

Guardando al prossimo Europeo, Roberto Mancini sa che l’Italia non è in pole position, ma ha comunque scalato molte posizioni: "Dobbiamo ancora migliorare come Nazionale, però sicuramente possiamo giocare quasi alla pari contro nazionali più pronte di noi. Siamo una squadra giovane, vorrei vedere miglioramenti come squadra ma nelle ultime partite i ragazzi sono stati così bravi che mi auguro si confermino". Mancini si è poi augurato che gli attuali infortunati possano recuperare ed essere protagonisti : “Chiellini è più semplice perché ha problemi muscolari, Zaniolo però è giovane e penso che possa avere ottime chance di recupero. Spero di recuperarli entrambi".


PAOLO ROSSI NEL CUORE

Impossibile non rivolgere un pensiero a Paolo Rossi. Peraltro oggi ricorre il decimo anniversario della morte di Enzo Bearzot, il ct che lanciò e difese Pablito. Queste le parole di Roberto Mancini: “La morte di Paolo Rossi per me è stata una cosa veramente drammatica, io fin da ragazzino ero molto legato alla Nazionale del 1982, ero molto amico di Paolo. Non sapevo nulla della sua malattia, per me lui è stato un eroe. Quando ho saputo che non c'era più è stato un momento bruttissimo. Speriamo di avere in futuro un nuovo Paolo Rossi, sarebbe una grande cosa”. 

COVID E VACCINI 

Nei mesi scorsi Roberto Mancini è stato involontario protagonista di una polemica riguardante il Covid. Qualcuno lo ha dipinto come un negazionista, cosa assolutamente non vera. Poi lo stesso ct ha dovuto affrontare il contagio, sia pur senza sintomi importanti. Ora il mondo guarda con speranza al vaccino e il ct si unisce al coro: “Sono favorevole al vaccino, io ho sempre fatto tutti i vaccini, fin da quando ero piccolo”. 



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