
Mamma e figlia morte a Villa Pamphili: i misteri di Kaufman, carte di credito piene e barche a noleggio Photo Credit: AgenziaFotogramma.it
18 giugno 2025, ore 17:15
Indagini serrate sull'uomo che è accusato di aver ucciso la bimba di sei mesi e di avere in qualche modo un ruolo nella morte della mamma, la cui identità è ancora ignota
Un uomo che si presentava come regista, che aveva almeno tre identità, che aveva contatti importanti con alcune case di produzioni e che, dai racconti e dalle testimonianze che emergono, in questi giorni, aveva manifestato comportamenti violenti nei confronti della donna e della bimba ritrovate senza vita, il 7 giugno.
Soldi e affari misteriosi
Francis Kaufman era in possesso di tre carte che utilizzava anche per pranzi e cene in ristoranti. Secondo quanto si legge oggi su alcuni quotidiani i soldi arrivavano all'uomo, nell'ordine di 5-6 mila euro, da parte dei genitori. Kaufmann, che utilizzava un passaporto con il nome di Rexal Ford, dopo aver vissuto in vari Paesi tra cui Russia, Nuova Zelanda e Islanda, si è stabilito a Malta, dove ha assunto una falsa identità da regista e produttore cinematografico, fondando la Tintagel Films. Lì ha conosciuto una ragazza russofona, chiamata Stella, con cui ha avuto una figlia che lui afferma chiamarsi Andromeda. In Italia approda via mare, su un catamarano preso in affitto assieme alla donna e alla piccola. Nel nostro Paese, secondo quanto ricostruito, avrebbe utilizzato anche un secondo alias: Matteo Capozzi.
A Roma in una tenda, ma voleva affittare casa
Kaufman aveva contattato a inizio aprile un'agenzia immobiliare per prendere un appartamento in affitto a Roma. Gli investigatori sono ora al lavoro per individuare l'abitazione dove il 46enne californiano, insieme a mamma e figlia trovate morte nel parco il 7 giugno, abbiano vissuto durante il loro soggiorno nella Capitale. Si cerca in particolare nel quadrante di Monteverde e in zona Gregorio VII. Il sospetto, infatti, è che i tre non abbiano dormito in strada. Si attende di conoscere anche quale disponibilità economica avesse l'uomo sul conto in America. Chi indaga sta cercando, inoltre, di dare un nome alla giovane e donna e alla bimba. L'ipotesi è che la trentenne fosse russa. Nessuna traccia, invece, al momento del certificato di nascita della bimba e di quello di matrimonio fra i due sull'isola di Malta. I genitori dell'uomo, che hanno riferito di avere contatti al minimo con il figlio, da anni, (ma come spiegare il flusso di denaro inviato ogni mese?) non avrebbero mai conosciuto, di persona, la giovane donna che lui sosteneva di aver sposato.