
Maltempo, un ciclone simil-tropicale porta vento, pioggia e neve su gran parte dell'Italia. Danni ingenti all'agricoltura Photo Credit: fotogramma
17 aprile 2025, ore 15:00
Un'altra perturbazione schiaffeggia lo stivale a ridosso della Pasqua. Colpito soprattutto il nord-ovest, ma si registrano disagi anche nel Lazio e in Campania. Milioni di euro di danni alle coltivazioni del nord
L’Italia si prepara alla Pasqua, con la giacca a vento. E' allerta per il forte maltempo, a causa di un ciclone simil-tropicale che sta colpendo l'Italia con piogge torrenziali e venti anche oltre i 100 km/h. Le situazioni più complesse si registrano nelle regioni a Nord ovest dello stivale e in particolare tra Piemonte e Valle d’Aosta, in quest’ultima è stato segnato un black out che ha interessato oltre 35 comuni.
LA VIABILITA’
Giornata difficile per automobilisti e autotrasportatori. A causa della neve è chiusa l’autostrada a A5 nel tratto tra Pont Saint Martin e Quincinetto nell'area di Ivrea (Torino), con uscite obbligatorie ad Albiano per chi proviene da Santhià, a Pont Saint-Martin per chi proviene da Aosta, a Scarmagno per chi arriva da Torino e a Quincinetto per chi proviene da Ivrea. Riaperti, invece, dopo una temporanea chiusura che ha mandato in tilt il traffico transfrontaliero, il tunnel autostradale del Frejus, il traforo del Gran San Bernardo e quello del Monte Bianco. Molti i problemi segnalati anche per la circolazione ferroviaria: bloccata la linea in val di Susa. Chiuse alcune strade nelle province di Torino, Novara e Verbano-Cusio Ossola.
LE CRITICITA’ UBANE
A Torino, dove il sindaco ha chiuso l’area dei Murazzi, si osserva con attenzione il Po, che ha raggiunto il livello di guardia a valle. Straripato il fiume Sesia al confine tra Lombardia e Piemonte che ha provocato la chiusura di alcune statali in provincia di Pavia. Nel Canavese, si è registrato un innalzamento dell’Orco che è straripato a Pratoregio. Nel vercellese evacuate 150 persone per la potenziale criticità del fiume Sesia. Altre 40 sono state sfollate nel Verbano. Danni e disagi a Verona per raffiche vento. Pioggia e soprattutto vento forte a Milano, chiusi i parchi cittadini. A Roma più di 100 interventi dei vigili del fuoco per alberi e rami pericolanti. Previsto ancora mal tempo per oggi, domani previsto un miglioramento
A MILANO
A Milano, alberi caduti, anche sulle auto in sosta e sui binari del tram, cornicioni pericolanti, tetti e lamiere staccati a causa del vento e dell'ondata di maltempo che si registra da ieri sera. Nella notte i vigili del fuoco del comando milanese hanno completato 120 interventi, trenta quelli ancora in attesa. Da questa mattina alle 7.30 sono già arrivate 180 richieste, oltre a 97 chiamate a minor gravità, che restano 'in coda'. Un platano si è abbattuto a terra davanti an una scuola, fortunatamente l’istituto era chiuso per le vacanze pasquali e l’albero non ha provocato danni o feriti. E' questo il bollettino, aggiornato alle 11.45, diffuso dai vigili del fuoco, che hanno impiegato complessivamente trenta automezzi, di vario genere. Una delle situazioni più critiche riguarda la fermata Assago della linea verde della metropolitana, dove a causa di pannelli pericolanti sulla linea di elettrificazione la circolazione è stata sospesa
LA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA
Il maltempo sta procurando diversi disagi alla circolazione ferroviaria, in particolare nelle regioni di Piemonte, Lombardia e Lazio. Lo rende noto un comunicato di FS. La circolazione ferroviaria è sospesa tra Settimo Torinese e Rivarolo della linea Rivarolo - Settimo per rischio esondazione del fiume Malone. Il servizio è riprogrammato con bus sostitutivi. Sulla linea Santhià - Biella la circolazione è sospesa tra Salussola e Biella per danni causati dal maltempo. Anche in questo caso il servizio è riprogrammato con bus spola tra le due località. La circolazione è sospesa anche sulla linea Domodossola - Milano tra Domodossola e Premosello per allagamento della sede ferroviaria. Da Bardonecchia verso Modane, sulla linea Torino-Bardonecchia-Modane, la circolazione è sospesa per abbondante presenza di neve tra Modane e Chambéry, in territorio francese. Al momento, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria francese non ha ancora comunicato i tempi di ripristino della linea. La circolazione è invece rallentata, sulla linea Domodossola - Novara, in entrambe le direzioni per avverse condizioni meteo, e sulla linea Roma-Civitavecchia per la presenza di un albero sulla sede ferroviaria in seguito a maltempo
LE AREE AGRICOLE
Il fiume Po è salito di due metri e mezzo in 24 ore, mentre in Piemonte le esondazioni della Dora Baltea e degli alti corsi d'acqua hanno colpito migliaia di ettari seminati e costretto ad evacuare le stalle, con danni stimati al momento per 2 milioni di euro. E' il risultato dell'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia, secondo il primo monitoraggio della Coldiretti. Se il Po si preoccupa su dati Aipo al Ponte della Becca, la situazione è difficile nel Torinese dove ad essere allagare sono soprattutto le coltivazioni del Canavese, il Ciriacese, la Bassa Valle di Susa, la val Sangone e il Pinerolese, con circa un migliaio di ettari di coltivazioni di mais, orzo e grano andate perse. Lo straripamento con l'arrivo della piena di Dora Baltea e Chiusella, fa sapere Coldiretti, ha costretto all'evacuazione delle stalle a Strambino, il comune più colpito assieme a Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta la piana del nodo idraulico di Ivrea. Esondato anche il Malone, che sta anche portando via la terra e i semi appena sotterrati. Lungo l'asta dell'Orco e dei suoi affluenti come la Malesina, sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e Alpignano. Nel Pinerolese esondato il Lemina che ha invaso i campi seminati a mais. Secondo la Coldiretti piemontese, i danni stimati riguardano solo le coltivazioni perse e quindi potrebbero triplicare, tenendo conto dei costi delle risemine, del ripristino dei terreni, delle nuove lavorazioni dei campi e del ripristino della viabilità interpoderale. Ma il maltempo ha colpito anche il Pavese a Varzì, mentre in Puglia il vento forte ha causato danni ai vigneti e alle serre.