Mahmood a RTL 102.5: “Sono molto carico e stiamo portando ancora una volta un rave teatrale nei palazzetti”

Mahmood a RTL 102.5: “Sono molto carico e stiamo portando ancora una volta un rave teatrale nei palazzetti”
15 aprile 2025, ore 21:22
Nel corso di “The Flight”, il cantante ha presentato in diretta radiofonica “N.L.D.A. Tour”, il tour nei palasport che riprende dal 17 maggio
Mahmood è stato ospite di RTL 102.5, in compagnia di Matteo Campese e La Zac, per presentare “N.L.D.A. Tour”, la tournée nei palasport iniziata a ottobre. A un anno dall’uscita del disco “Nei letti degli altri”, Mahmood proseguirà infatti il suo “N.L.D.A. TOUR” nei palasport, dopo il successo delle tappe dello scorso ottobre.
L’imperdibile show farà ora tappa il 17 maggio all’Unipol Arena di Bologna, il 20 maggio al Palazzo dello Sport di Roma, il 21 maggio al Palapartenope di Napoli, il 24 maggio all’Inalpi Arena di Torino, per poi concludere il 25 maggio all’Unipol Forum di Milano. Un rave teatrale curato nei minimi dettagli, con diversi quadri estetici a volte sognanti a volte più underground, a sottolineare i molteplici mondi di Mahmood, le sue esperienze e l’evoluzione del suo percorso artistico.
Ai microfoni di RTL 102.5, Mahmood ha raccontato: «Ho avuto un po’ di gironi liberi e mi sono presa una pausa, ma adesso si riprende tutto, comprese le prove del tour. Sarà tra un mese circa ma stiamo veramente costruendo uno spettacolo che ha regalato le vibes dello scorso nei palazzetti. Devo dire che sono molto felice di queste date perché è come chiudere un percorso iniziato due anni e mezzo fa. Chiuderemo a Milano e faremo una grande festa. Io sono molto carico, venite tutti perché ci divertiremo un casino. Sto pensando a nuove posizioni di scaletta e sono molto felice perché in alcune città di questo tour non ci eravamo stati nello scorso ed è veramente bello toccare tante zone d’Italia».
LO SHOW DI MAHMOOD
«Per questo tour, come già nelle scorse date, ho cercato di mettere mano su tutto: dalla scelta dei visual con Tommaso Ottomano, la scelta delle luci, le coreografie con Carlos. Mi piace lavorare a stretto contatto con tutti perché bisogna avere una visione generale e organica, deve essere tutto preciso. Per molte canzoni, alcuni medley e in situazioni che abbiamo creato, ci sono delle coreografie. Sarà uno spettacolo diviso in tre parti ed è un rave teatrale. Ho voluto portare qualcosa che mi ha fatto sentire bene nel tour» ha rivelato Mahmood durante “The Flight”. Lo show, che vede Type-Ten alla direzione creativa, è infatti diviso in tre parti, in cui ogni dettaglio supporta e valorizza il racconto in modo coerente.
La sua avventura parte nello studio di un dentista dove, a causa dell’anestesia, si addormenta e inizia a sognare, immaginando di intraprendere un viaggio. La prima parte dello spettacolo è dunque un volo verso l’ignoto, una pista di decollo, si parte verso qualcosa di sconosciuto. La seconda fase del viaggio rappresenta il tragitto, la parte più onirica del live, con momenti quasi di preghiera e altri molto intimi. La terza e ultima parte dello show è l’arrivo, un arrivo sulle nuvole, questo il paesaggio rappresentato anche nei visuals, il raggiungimento di un non-luogo, che in realtà è uno stato d’animo, l’oggi, il presente. Rappresenta l’evoluzione del percorso artistico di Mahmood, che mostra come è cambiato e come sia arrivato fino ad oggi.
I colori predominanti sulla scena sono il nero e il rosso, oltre al metallo, materiale usato per le colonne elettriche e il piano in movimento a richiamare l’atmosfera presa in prestito dall’opera giapponese Ghost in the Shell. A questo vanno ad aggiungersi i richiami alla Piramide, simbologia legata alle sue origini: la scala al centro della scena è piramidale, così come le luci e laser. Lo spettacolo, come un'onda, culla e trascina il pubblico dritto al cuore delle sue hit, alternando momenti intimi e delicati a blocchi adrenalinici, accompagnato da un corpo di ballo, con le coreografie a cura di Carlos Diaz Gandia.
L'ULTIMO SINGOLO: "SOTTOMARINI"
“SOTTOMARINI”, l’ultimo singolo di Mahmood, è stato presentato a sorpresa in anteprima sul palco dell’Ariston, durante la finale della 75° edizione del Festival di Sanremo, dopo che Mahmood aveva co-condotto la quarta serata dedicata alle cover, al fianco di Carlo Conti e in coppia con Geppi Cucciari. Scritta da Mahmood, “SOTTOMARINI” è una ballad che fa immergere l’ascoltatore nell’universo intimo dell’artista. Un racconto sincero, a cuore aperto, dove i sottomarini diventano una metafora per descrivere la profondità, senza fermarsi alla superficie.
L’infanzia è il punto di partenza del brano ma anche un simbolo universale di purezza, autenticità, amore incondizionato, di vita senza maschere, del prendersi cura e preservare il bambino interiore che Mahmood ha ancora dentro di sé. «“Sottomarini” l’ho scritta un anno e mezzo fa con Davide Simonetta e non so come mai abbiamo deciso di non metterla nel disco. Poi è capitata l’opportunità di presentare un pezzo a Sanremo e abbiamo optato per quella, perché alla fine chiude un ciclo. È più una canzone riflessiva, che un’arrabbiatura. La soluzione alla fine la troviamo sempre nell’altro, nelle relazioni. Dopo “Soldi”, ho lavorato con tantissimi produttori e autori e ho imparato tantissime cose. Ora non sto scrivendo e devo ricominciare. Quando lavoro e faccio concerti è difficile andare sulla parte creativa perché ho altro per la testa, i pensieri sulle cose che devo fare» ha aggiunto il cantante in diretta su RTL 102.5.