Lunedì 17 giugno è il primo “tax day”, dall’IMU alle altre scadenze fiscali, gettito da 59,3 miliardi di euro

Lunedì 17 giugno è il primo “tax day”, dall’IMU alle altre scadenze fiscali, gettito da 59,3 miliardi di euro

Lunedì 17 giugno è il primo “tax day”, dall’IMU alle altre scadenze fiscali, gettito da 59,3 miliardi di euro Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Il mese di giugno è particolarmente delicato per le finanze di famiglie e imprese con le maxi scadenze fiscali e l’IMU

Domani, lunedì 17 giugno 2025 è una data cruciale per milioni di contribuenti italiani. Cittadini, imprese e lavoratori autonomi saranno chiamati a versare diverse imposte. Domani è l’ultimo giorno per versare l’acconto dell’IMU 2025, ovvero l’Imposta Municipale Propria, ma è anche la giornata per far fronte a diversi altri adempimenti fiscali che, secondo l’Ufficio studi della CGIA di Mestre, frutteranno alle casse dello Stato circa 42 miliardi di euro. Il tutto in un solo giorno.


IMU

Entro domani va versato l’acconto IMU. Riguarda tutti gli immobili che non siano l’abitazione principale. Fatto salvo per le categorie catastali A/1 (abitazioni signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi di pregio), per le quali l’imposta è dovuta anche se è considerata la residenza principale. Si paga l’IMU anche sui terreni agricoli, le aree edificabili, le seconde case, i negozi e gli uffici. A pagare è il proprietario o il titolare di un diritto reale sull’immobile (inteso come usufrutto o superficie), il concessionario di aree demaniali e il locatario in caso di leasing. I contribuenti possono scegliere di pagare in due rate. La prima, ovvero, l’acconto va versato entro domani, lunedì 17 giugno. Il saldo, invece, entro il 16 dicembre. Chi ha la possibilità può versare tutto in un’unica soluzione entro domani. Per gli enti non commerciali il pagamento viene, invece, suddiviso in tre rate annuali. Per quanto riguarda il calcolo dell’imposta, è basato sulla cosiddetta rendita catastale rivalutata e sull’aliquota stabilita dal Comune. Quest’anno è stata introdotta una novità: le amministrazioni comunali non possono più decidere liberamente le aliquote, si devono attenere a tipologie standard previste dalla legge.


Le altre scadenze fiscali

Oltre all’IMU, sempre la giornata di lunedì 17 giugno è considerato il "tax day" per imprese e partite IVA. Entro domani dovranno essere versate le ritenute Irpef su dipendenti e collaboratori domestici, l’IVA, l’Irpef dei lavoratori autonomi, e l’IMU dovuta da imprese e professionisti. Per un totale, stimato dalla CGIA di Mestre, di circa 42,3 miliardi di euro.


Giugno, mese caldo per il fisco

Quello che stiamo vivendo non è un mese rovente per le temperature, ma lo è anche per altre incombenze fiscali. Altri 17 miliardi idi imposte dovranno essere versate entro la fine del mese. Entro il 30 giugno, sono in calendario scadenze importanti quali: IRES, IRAP, IRPEF e le addizionali regionali e comunali Irpef. La Cgia di Mestre calcola che per il mese di giugno l’ammontare è di 59,3 miliardi di euro in totale.


Cosa cambia per i Comuni

Da quest’anno i Comuni devono adottare le delibere IMU tramite una procedura informatica standardizzata. Cosa significa? Che ogni comune non potrà più fissare le aliquote autonomamente. Se un Comune non delibera entro il 28 ottobre, per il saldo IMU di dicembre verranno applicate le aliquote base di legge, ma non più quelle dell’anno precedente. Restano in vigore le agevolazioni già previste per legge: la detrazione di 200 euro per le prime case di lusso o lo sconto del 25% per gli immobili in affitto a canone concordato.


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