Le stelle cadenti della notte di San Lorenzo, la più magica dell’anno. Occhi al cielo, pronti ad esprimere il desiderio

Le stelle cadenti della notte di San Lorenzo, la più magica dell’anno. Occhi al cielo, pronti ad esprimere il desiderio

Le stelle cadenti della notte di San Lorenzo, la più magica dell’anno. Occhi al cielo, pronti ad esprimere il desiderio


E’ l’appuntamento principe con le stelle cadenti, la pioggia di meteore taglia il buio della notte creando uno spettacolo magico. Stanotte e la notte giusta per esprimere un desiderio, ma in caso di insuccesso tutti ancora con il naso all’insù fino al 14 agosto

Torna, come ogni estate, lo spettacolo naturale e molto suggestivo della notte di San Lorenzo, delle stelle cadenti. Tante scie luminose che attraversano il cielo scuro della notte. Il nome stelle cadenti è popolare ma inesatto. Quelle che vediamo illuminare il cielo notturno sono meteore o Perseidi. Il fatto che attorno al 10 agosto questo fenomeno sia maggiormente visibile è dovuto al passaggio della Terra attraverso lo sciame di Perseidi. La scia luminosa è causata dalla vaporizzazione delle meteore stesse a contatto con l’atmosfera terrestre.

LE DATE MIGLIORI PER ALZARE GLI OCCHI AL CIELO

In realtà la data del 10 agosto è puramente indicativa ed è legata al mito di San Lorenzo e alle lacrime versate durante il suo martirio. Il picco non è detto che avvenga questa notte. La maggiore concentrazione di stelle cadenti è prevista tra il 12 e il 13 agosto, nel momento clou si potranno ammirare anche 100-120 scie luminose all’ora.

STELLE CADENTI O LACRIME DI SAN LORENZO

Il 10 agosto ricorre la celebrazione liturgica di San Lorenzo, martire cristiano messo a morte nel 258 d.C. a seguito delle persecuzioni nei confronti di vescovi, presbiteri e diaconi volute dall'imperatore romano Valeriano. Il supplizio di Lorenzo, che era uno dei sette diaconi di Roma, alimentò un culto molto sentito nei primi secoli di vita della Chiesa cattolica, facendo nascere la credenza che lo sciame delle Perseidi fosse la testimonianza delle lacrime versate durante il martirio. Un'interpretazione religiosa da cui scaturisce a sua volta l'usanza di esprimere un desiderio ogni volta che si osserva una stella cadente nel cielo, nella speranza che la richiesta si avveri per intercessione del santo.


LA SPERANZA DI VEDER REALIZZATO UN SOGNO

Le leggende e le spiegazioni legate all'usanza di esprimere un desiderio a ogni stella cadente ruotano tutte attorno all'interpretazione del termine desiderio. C'è chi attribuisce il legame con le stelle cadenti alla definizione di desiderantes proposta da Gaio Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico. I desiderantes erano i soldati che attendevano sotto le stelle i compagni dispersi al termine di una battaglia. Altra categoria di uomini che guardavano le stelle con il cuore carico di desideri erano i marinai. Un tempo osservare le stelle era l’unico modo per orientarsi in mare durante la notte e, naturalmente, chi navigava prima dell’avvento della tecnologia guardava il cielo desiderando ardentemente di tornare a casa sano e salvo e di riabbracciare la famiglia. Secondo una diversa versione della storia, quindi, l’idea di collegare le stelle ai desideri venne proprio dall’abitudine dei marinai di orientarsi grazie alle stelle. Diversa la teoria che strizza l’occhio agli astrologi: fin dai tempi più remoti si credeva agli oroscopi e si riteneva che il destino fosse scritto nelle stelle. Nel momento in cui una stella cade vuol dire che il destino non è più scritto e, nel brevissimo spazio di una notte (appunto quella di San Lorenzo) ogni uomo ha il diritto di esprimere un desiderio nella speranza di veder cambiare il proprio futuro.






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