Le mostre di Ferragosto, da Berengo Gardin a Hiroshige

Le mostre di Ferragosto, da Berengo Gardin a Hiroshige Photo Credit: Foto: Ansa/Giorgio Benvenuti
13 agosto 2025, ore 08:00
Aperture anche nei musei statali e nei parchi archeologici
Da Berengo Gardin, scomparso una settimana fa, a Hiroshige, e poi Meyerowitz e Hoyningen-Huene, fino ai libri d'artista: le mostre non si fermano neppure a Ferragosto, con tante proposte espositive visitabili in questa settimana, anche nel giorno della festa simbolo dell'estate. Inoltre, il 15 agosto molti musei, parchi archeologici e luoghi della cultura statali (tra cui castelli, abbazie, complessi monumentali, ville e giardini) resteranno aperti.
CITTA' PER CITTA' AL CENTRO
PERUGIA - Fino al 28 settembre la Galleria Nazionale dell'Umbria ospita la mostra "Gianni Berengo Gardin fotografa lo studio di Giorgio Morandi", a cura di Alessandra Mauro. Per il pubblico la possibilità di entrare nell'atelier di uno dei più grandi artisti del Novecento attraverso lo sguardo di Berengo Gardin, maestro assoluto della fotografia scomparso la scorsa settimana. La mostra, aperta anche il 15 agosto, raccoglie 21 dei più significativi scatti realizzati dal fotografo nel 1993, quando fu chiamato per documentare i luoghi dove aveva lavorato il grande pittore emiliano. ROMA - Nella giornata di venerdì 15 agosto, tutti i Musei civici e le Aree archeologiche di Roma Capitale saranno al pubblico con tariffe e orari ordinari. Apertura straordinaria, invece, per il Bunker e i rifugi antiaerei di Villa Torlonia, accessibili con speciali turni di visita per singoli e per gruppi. Tra le mostre in programma anche quella di "George Hoyningen-Huene Art.Fashion.Cinema" al Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al 19 ottobre: a cura di Susanna Brown, il percorso racconta la carriera del fotografo attraverso oltre 100 scatti; sempre nelle sale al primo piano di Palazzo Braschi anche l'esposizione "Amano Corpus Animae" che celebra i cinquant'anni di carriera di Yoshitaka Amano, maestro dell'animazione, raccogliendo più di 200 tra opere originali, cel d'animazione e oggetti di culto.
E AL NORD
MILANO - Alla sede milanese delle Gallerie d'Italia (così come nelle altre sedi di Napoli, Torino e Vicenza) porte eccezionalmente aperte con ingresso gratuito a Ferragosto: tra le mostre visitabili anche "Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un Omaggio a Robert Rauschenberg", a cura di Luca Massimo Barbero. Il percorso espositivo presenta un viaggio ricco e articolato in oltre 60 opere, che attraversa la grande sperimentazione radicale degli anni Sessanta, per arrivare agli sviluppi del decennio successivo. BRESCIA - Al Museo di Santa Giulia "Joel Meyerowitz. Sense of Wonder Fotografie 1962-2022", allestita fino al 24 agosto e aperta regolarmente a Ferragosto: a cura di Denis Curti, la mostra ricostruisce attraverso oltre 90 opere l'intera carriera del fotografo americano, dagli anni Sessanta del secolo scorso ai nostri giorni. Per la prima volta in Italia, sono presentati anche gli autoscatti realizzati durante il periodo del lockdown del 2020. TORINO - È stata prorogata fino al 7 settembre la mostra "Paesaggi da sogno. Le 53 stazioni della Tokaido", a cura di Laura Vigo, allestita al Mao Museo d'arte orientale, aperta con orario regolare. Prima di tre selezioni dedicate alla celebre serie Le 53 stazioni della Tōkaidō di Utagawa Hiroshige, uno dei capolavori assoluti dell'arte giapponese dell'Ottocento, di proprietà di UniCredit, la mostra prevede l'esposizione di 19 stampe, a cui seguiranno nei prossimi mesi altri due rotazioni di 18 xilografie ciascuna. BOLOGNA - Anche a Bologna, in occasione di Ferragosto, i Musei Civici saranno aperti per l'intera giornata con orario uniforme e continuato dalle 10.00 alle 19.00. Tra gli appuntamenti espositivi, la mostra "Per imagines. Classici latini e libri d'artista da Dürer a Picasso", al Museo Civico Medievale fino al 5 ottobre: a cura di Francesco Citti e Daniele Pellacani, in un percorso transmediale tra le diverse epoche e i diversi stili dell'arte contemporanea, l'esposizione sottolinea quanto i grandi classici della letteratura latina siano stati modelli fondamentali per lo sviluppo della letteratura e dell'arte europea. Per farlo, è stato scelto come lente di indagine il libro d'artista contemporaneo, inteso come luogo privilegiato dell'incontro tra testo e immagine, e quindi come spazio 'materiale' dell'interazione tra letteratura e arte, tra parola e segno.