La Guerra dei dazi, dopo Canada, Messico e Cina, nel mirino di Trump l’Ue

La Guerra dei dazi, dopo Canada, Messico e Cina, nel mirino di Trump l’Ue

La Guerra dei dazi, dopo Canada, Messico e Cina, nel mirino di Trump l’Ue Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Mercati finanziari col segno meno per la decisione del presidente degli Stati Uniti, l’Ue discute eventuali contromisure, si vedono i primi effetti, la regione canadese dell'Ontario annuncia che annullerà il contratto con Starlink

La guerra dei dazi è solo all’inizio. Dopo aver imposto dazi del 25% a Canada e Messico e del 10% alla Cina, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha nel mirino l’Unione europea. Intanto attacca il Wall Street Journal e gli hedge fund che sono contrari a questa nuova tassa sulle importazioni, accusandoli di essere “ persone o entità controllate dalla Cina o da altre compagnie straniere e locali”. Poi ha annunciato discussioni con Canada e Messico dei dazi. Intanto il numero uno della Casa Bianca ha avuto un primo contatto con il premier canadese Trudeau e che lo risentirà in serata. La situazione è anche tra i temi in discussione al vertice informale dell’Unione Europea. I dazi entrano anche nel mondo dello sport canadese. I tifosi di hockey degli Ottawa Senators hanno ricoperto di fischi l'inno americano suonato prima della loro sfida contro i Minnesota Wild. Male oggi i mercati. Intanto la presidente del Messico Claudia Sheinenbaum ha detto che Donald Trump ha accettato di sospendere i dazi per un mese.


I mercati

I dazi voluti dal presidente degli Stati Uniti, Trump, hanno dato una scossa ai mercati. Le borse asiatiche hanno chiuso in calo. Anche il mercato europeo risente della decisione del tycoon. La mossa ha colpito anche le criptovalute, uno degli asset che più avevano beneficiato della rielezione di trump alla Casa Bianca. Secondo il Financial Times, che cita i dati di Coinmarketcap, le principali criptovalute hanno perso quasi 600 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato, dall'avvio della guerra commerciale americana.


L’Europa

L’Unione europea è in attesa delle decisioni di Donald Trump. Sicuramente se ne parlerà anche all’incontro informale dei leader di oggi a Bruxelles. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che “ Sia gli Stati Uniti che l'Europa traggono vantaggio dallo scambio di beni e servizi. Se i dazi rendessero tutto questo difficile, ne risentirebbero negativamente sia gli Stati Uniti che l'Europa. “Non ci sono vincitori nella guerra dei dazi, chi se la ride è la Cina” per l'Alto Rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas. “Se sarà attaccata da un punto di vista commerciale l'Europa dovrà farsi rispettare e reagire”. Ha dichiarato invece, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.


Il Canada

Particolarmente colpita dai dazi imposti da Donald Trump, il Canada cerca una soluzione. Dopo un primo contatto, ieri sera, tra il primo ministro Justin Trudeau e la casa Bianca, i due leader si sono sentiti ancora oggi e si sentiranno ancora. È forse un segno che i due stiano trattando. Intanto la provincia canadese dell'Ontario, che è la più popolosa del Paese, qui si trovano sia Toronto che la capitale Ottawa - ha annunciato che annullerà il contratto con Starlink, il servizio Internet via satellite controllato da Elon Musk. Secondo il New York Times il contratto valeva 100 milioni di dollari canadesi, ovvero 68 milioni di dollari. Anche los port canadese contro trump. I tifosi di hockey degli Ottawa Senators hanno ricoperto di fischi l'inno americano suonato prima della loro sfida contro i Minnesota Wild. Scene simili si sono viste anche nella sfida di basket Nba tra Toronto Raptors e Los Angeles Clippers. Infine secondo la Bbc, molti canadesi stanno evitando di acquistare prodotti americani.


Proposta della Cina

La proposta iniziale della Cina sui dazi imposti dall'amministrazione Usa di Donald Trump si concentrerà sul ripristino della fase uno dell'accordo commerciale faticosamente raggiunto nel 2020 durante il primo mandato del tycoon alla Casa Bianca. Lo riporta il Wall Street Journal, citando fonti vicine al dossier. Alla Cina vengono imposti dazi del 10%, rispetto al 25% a Messico e Canada


India

L’india per ora sta a guardare. Sta dialogando con Washignton. In passato Nuova Delhi è stata accusata da Trump di attuare pratiche commerciali scorrette verso gli Usa se non avesse ridotto i dazi sulle importazioni americane. Come “buon segno”, nell'ultimo bilancio il premer Modi ha tagliato le tariffe su una serie di beni, tra cui le motociclette di fascia alta, come la Harley Davidson. Una mossa che ha fatto dire al ministero delle Finanze indiano che questo è il segno che il Paese "non è il re dei dazi".



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