L'Iran esprime dubbi sulla tenuta del cessate il fuoco con Israele

L'Iran esprime dubbi sulla tenuta del cessate il fuoco con Israele
29 giugno 2025, ore 16:30
Siamo pronti a reagire in caso di attacco, ha dichiarato il nuovo capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Mousavi
L'Iran ha sottolineato di nutrire seri dubbi sul rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele, in vigore da martedì dopo 12 giorni di conflitto tra i due Paesi. "Non abbiamo iniziato la guerra ma abbiamo risposto all'aggressore con tutte le nostre forze", così il nuovo capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Abdolrahim Mousavi. "Abbiamo seri dubbi sul rispetto degli impegni presi, incluso il cessate il fuoco, e siamo pronti a una risposta decisa", ha sottolineato Mousavi. Le dichiarazioni sono state riportate dalla televisione di Stato. "Siamo vigili e pronti a reagire se necessario", ha precisato Moussavi. "Stati Uniti e Israele hanno attaccato l'Iran nel bel mezzo dei colloqui Teheran-Washington. Hanno dimostrato di non essere vincolati da alcuna norma o regola internazionale" ha continuato il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane.
Intanto Teheran ha reso noto il bilancio dell'attacco israeliano di lunedì contro il carcere di Evin nella capitale. "Secondo le statistiche ufficiali, 71 persone sono state uccise", ha riferito il portavoce della magistratura Asghar Jahangir. Al momento dei raid erano detenuti nel carcere esponenti dell'opposizione e prigionieri stranieri o con doppia cittadinanza.
Infine l’Iran ha chiesto formalmente alle Nazioni Unite di attribuire a Israele e agli Stati Uniti la responsabilità della "Guerra dei 12 giorni", in una lettera inviata al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi , promotore della missiva, ha sollecitato in particolare il Consiglio di Sicurezza a riconoscere il ruolo di Tel Aviv e Washington quali autori di un atto di aggressione ai danni della Repubblica islamica.