L’Iran ancora sotto le bombe, Khamenei teme di essere ucciso

L’Iran ancora sotto le bombe, Khamenei teme di essere ucciso
21 giugno 2025, ore 16:00 , agg. alle 16:29
Raid israeliani contro siti militari e nucleari, distrutto oltre il 50% dei lanciatori di missili di Teheran
L’ayatollah Khamanei, dal bunker in cui è rifugiato, avrebbe nominato tre suoi possibili successori. Nella ristrettissima rosa non rientrerebbe il figlio Mojtaba, che secondo alcune fonti era tra i favoriti. Sentendosi nel mirino e temendo di essere ucciso, la Guida Suprema avrebbe indicato anche i successori delle più alte cariche militari. L’Iran ancora sotto le bombe. Nel mirino dei jet israeliani obiettivi militari e nucleari. Gli attacchi si stanno concentrando in queste ore nel sudovest, dove sono state segnalate violente esplosioni. Le forze israeliane hanno reso noto di avere distrutto oltre il 50% dei lanciatori di missili balistici del nemico. Confermata l’uccisione di cinque pasdaran e di due ufficiali iraniani. Si contano almeno 430 morti e 3.500 feriti in Iran dal 13 giugno, data di inizio dell'escalation militare. Proseguono anche gli attacchi contro il territorio dello stato ebraico da parte di Teheran. Nella mattinata un edificio di due piani è stato distrutto da un drone nel nord di Israele, nessuno è rimasto ferito.
Dichiarazione di Vladimir Putin a sostegno dell’Iran. “Ha ha diritto all’uso pacifico del nucleare”, ha detto questa mattina il presidente russo. “L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica non ha dati che indichino che l'Iran stia tentando di sviluppare armi nucleari”, ha aggiunto il leader del Cremlino.
Movimenti di mezzi militari nel Pacifico Orientale. Secondo i dati di tracciamento di volo, due bombardieri B-2 sono decollati dalla base aerea di Whiteman, nel Missouri, diretti alla base militare statunitense sull'isola di Guam, territorio statunitense in Micronesia. I B-2 hanno la capacità unica di trasportare la bomba americana più pesante, la Massive Ordnance Penetrator, che secondo gli esperti è necessaria per distruggere l'impianto nucleare sotterraneo iraniano di Fordow.
Intanto i militari che fanno parte del contingente italiano impegnato in Iraq e Kuwait sono stati ridisposti nelle varie basi presenti nel teatro operativo. Secondo quanto si apprende da fonti vicine alla Difesa, la decisione sarebbe dovuta a impegni ed esigenze di maggiore operatività. La Turchia, infine, è tornata ad accusare Israele di trascinare il Medio Oriente verso un disastro totale.