L'altro 4-3, un'Inter infinita è in finale di Champions League

L'altro 4-3, un'Inter infinita è in finale di Champions League

L'altro 4-3, un'Inter infinita è in finale di Champions League Photo Credit: Fotogramma.it


Rimontata dal Barca, pareggia al 93' e l'Inter vince ai supplementari

L'Inter torna in finale di Champions League e lo fa con una impresa, battendo il Barcellona con un 4-3 che nel punteggio evoca l'epos del calcio italiano. L'impresa e il modo in cui è maturata, con ribaltamenti di risultato che rievocano la partita delle partite, l'Italia-Germania dell'Azteca, resterà nella storia: due volte avanti, i nerazzurri si fanno rimontare fino al 3-2, prima che Acerbi all'ultimo istante dei regolamentari pareggi e Frattesi nei supplementari regalino alla squadra di Simone Inzaghi il biglietto per la finale di Monaco di Baviera.

IL MATCH

L'avvio nella bolgia di San Siro è equilibrato, l'Inter ha un paio di potenziali occasioni in ripartenza ma non riesce ad arrivare al tiro in porta. I nerazzurri alzano i giri del motore, Barella dopo un sombrero su un avversario scalda le mani di Szczesny con un gran mancino centrale. Ma il gol è nell'aria, San Siro lo sente e infatti arriva: Dimarco di esterno trova l'imbucata giusta per Dumfries che scatta evitando il fuorigioco e, da solo davanti al portiere, serve Lautaro che insacca a porta vuota per il suo nono gol in questa edizione di Champions League. La reazione del Barcellona è veemente, l'Inter fatica ad uscire dalla propria metà campo a causa di qualche palla persa di troppo. Dopo un errore di Barella, Bastoni si immola per salvare su una conclusione a botta sicura di Ferran Torres, che poco dopo spreca una clamorosa occasione da dentro l'area piccola calciando a lato e poi non arriva per poco su un tiro-cross del solito Lamine Yamal. L'Inter risponde con un destro al volo di Mkhitaryan che si spegne a lato, situazione che si ripete poco dopo con un mancino di Calhanoglu da dentro l'area. Ma il turco ha immediatamente l'occasione di rifarsi, appena prima dell'intervallo. Sull'ennesima imbucata, Mkhitaryan manda in porta Lautaro, che al momento del tiro in area viene steso da Cubarsi in scivolata disperata: serve il Var a Marciniak per concedere il rigore, che Calhanoglu trasforma spiazzando Szczesny.

SECONDO TEMPO

Nella ripresa il Barcellona esce meglio dagli spogliatoi, alzano la pressione e trovano il gol che riapre la sfida, con Eric Garcia il più lesto ad arrivare su un cross di Martin e battere Sommer con un piatto destro al volo. L'Inter prova a reagire, Barella dal limite trova la pronta risposta di Szcesny. Il Barcellona, sul corner seguente, si crea la palla per il raddoppio con un contropiede velocissimo, ma Sommer è strepitoso e con un tuffo clamoroso evita il gol a porta vuota ancora di Eric Garcia. Ma come il vantaggio interista nel primo tempo, anche in questo caso il gol è nell'aria: Gerard Martin crossa e trova Dani Olmo che, sfruttando una dormita di Barella in marcatura, tutto solo di testa riporta la partita in pareggio. L'Inter è sulle gambe, Inzaghi prova a rianimare i suoi con la panchina, inserendo Darmian e Taremi con l'iraniano che sostituisce un eroico Lautaro Martinez, in campo per 70' a una settimana dall'infortunio alla coscia. Non basta, perché il Barça continua a spingere e Sommer è chiamato a un altro grande intervento su Lamine Yamal. Alla fine però l'Inter capitola, sull'ennesimo errore di Barella, a due minuti dal 90', quando Raphinha col destro sembra regalare la finale ai blaugrana. Sembra, però, perché non ha fatto i conti con l'Inter, che non molla mai. E il cuore nerazzurro è rappresentato da Acerbi, che a 2' dalla fine del recupero si ritrova da bomber a insaccare il gol del 3-3 che vale i supplementari

I SUPPLEMENTARI

San Siro ribolle, il Barça prova a spingere, ma la squadra di Inzaghi risponde colpo su colpo. E si esalta anche, quando Thuram dopo una grande giocata trova Taremi in area, tocco per Frattesi che col mancino riporta avanti l'Inter facendo tremare il Meazza. Lo stesso Frattesi che sfiora poco dopo la doppietta, sempre col mancino dal limite. Serve poi ancora una volta un grande Sommer, che vola a togliere un mancino di Lamine Yamal destinato all'incrocio. Gli ultimi minuti sono in apnea, San Siro fischia più forte che mai, ma esplode: l'Inter torna in finale. 




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