Italiano torturato a New York, indagati per presunte complicità anche due poliziotti

Italiano torturato a New York, indagati per presunte complicità anche due poliziotti Photo Credit: Fotogramma.it
31 maggio 2025, ore 18:00
Uno dei due agenti, che quel giorno era fuori servizio, secondo il New York Post faceva parte della sicurezza del sindaco di New York Eric Adams
Si infittisce sempre più il giallo del trader torinese sequestrato e torturato a New York. Ora due detective della polizia sono stati messi sotto indagine per un loro presunto coinvolgimento nel caso del 28enne italiano Michael Valentino Teofrasto Carturan, rimasto un paio di settimane in balia dei suoi aguzzini che miravano ad ottenere le password per accedere al suo conto in bitcoin.
LA RIVELAZIONE DEL NEW YORK POST
Uno dei due poliziotti indagati, si legge sul NYP, ha prelevato Carturan all'aeroporto e lo ha portato all'appartamento di John Woeltz e William Duplessie a Prince Street, nel quartiere di Soho, lo scorso 6 maggio. E anche il secondo agente avrebbe collaborato con gli indagati in modo non autorizzato. Il primo poliziotto, che quel giorno era fuori servizio, faceva parte della sicurezza del sindaco di New York, Eric Adams. Appena scattata l’indagine Kayla Mamelak Altus, portavoce di Adams, ha dichiarato che l'ufficio del sindaco è "turbato" per le accuse rivolte agli agenti e che ha subito modificato, riducendoli, gli incarichi e i turni degli agenti, finiti al momento al lavoro di scrivania.
LE CONTESTAZIONI
Entrambi i poliziotti sarebbero stati reclutati tramite un ex agente in pensione per lavorare al servizio dei sequestratori, anche se resta da chiarire se fossero a conoscenza dei crimini che si svolgevano all'interno dell'abitazione. Negli Stati Uniti gli agenti del Dipartimento di Polizia possono lavorare per agenzie di sicurezza private, fuori dall’orario di lavoro, se sono autorizzati dal Dipartimento. Pare che però, in questo caso, non ci fosse alcuna autorizzazione.
LE TORTURE E LA FUGA
Secondo le carte dell'accusa Carturan è stato legato con il filo elettrico a una sedia, colpito con il taser mentre aveva i piedi immersi nell'acqua, minacciato con una motosega e abusato psicologicamente durante le settimane della sua prigionia. Il nostro connazionale è riuscito, alla fine, a fuggire, proprio nel giorno in cui i suoi aguzzini gli avevano detto che lo avrebbero ucciso. Un video, poi trasmesso da Nbc, lo mostra correre senza scarpe in strada, all'angolo fra Mulberry e Spring Street, fino a raggiungere un agente di polizia.