
Italiani e italiane sull'orlo di una crisi di nervi, il rapporto Univ-Censis mostra una nazione insicura Photo Credit: agenzia ipa
08 maggio 2025, ore 13:30
Il ritorno a casa di sera è un problema per quasi il 70% delle donne, una su quattro ha subito molestie sessuali, cresce il bisogno di affidarsi agli operatori di vigilanza pivata
Il rapporto Univ-Censis descrive una Italia che è relativamente sicura, e che è caratterizzata da timori per il ritorno a casa la sera. Per il 67,3% delle donne italiane rientrare a casa dopo il tramonto è un problema. Una su quattro ha subito molestie sessuali, mentre e le violenze denunciate sono aumentate del 35% rispetto al 2019. Secondo il rapporto Univ-Censis sulla sicurezza fuori casa, la percezione del pericolo cresce, soprattutto tra le giovani.
Sensazione di insicurezza
Non è raro vedere aprire portoni guardandosi le spalle, fare improvvise variazioni strada, magari stringendo le chiavi tra le dita o fingendo una telefonata. Oppure tenendo le mani in borsa per avere a portata bombolette spray. Sono i gesti automatici di milioni di donne che, secondo il primo rapporto "La sicurezza fuori casa" realizzato da Univ e Censis, vivono la sera con ansia e incertezza . Il 67,3% delle donne dichiara infatti di sentirsi insicura quando si muove da sola di sera o di notte. Un dato che da solo racconta una realtà sommersa, fatta di strategie quotidiane per evitare di diventare bersaglio. Lo studio Univ -Censis analizza la percezione e l'esperienza diretta delle italiane e degli italiani rispetto al tema della sicurezza negli spazi pubblici, e i numeri, parlano chiaro: l'81,8% delle donne ritiene che negli ultimi cinque anni girare per strada sia diventato più pericoloso. Una percezione che riguarda anche gli uomini (75,8%), ma che per le donne si traduce più spesso in un rischio concreto, tangibile e vissuto sul proprio corpo.
Una donna su quattro ha subito almeno una molestia sessuale
Il 25,6% delle donne intervistate ha subito almeno una molestia sessuale. Una su quattro. È una cifra che parla di una violenza strutturale, normalizzata, diffusa. Radicata. Inoltre il 23,1% delle donne è stata vittima di scippo o borseggio e il 29,5% racconta di essere stata seguita da uno sconosciuto. Episodi che non sempre finiscono nei fascicoli delle forze dell'ordine, ma che sicuramente lasciano segni profondi nella vita quotidiana, nell’animo di le vive. Nel 2024, le violenze sessuali denunciate in Italia sono state 6.587, con un aumento del 34,9% rispetto al 2019; una crescita che può riflettere una maggiore disponibilità a denunciare, ma che segnala però contemporaneamente una recrudescenza di questi reati.
Uscire di casa diventa un lusso
La paura diventa tangibile secondo il rapporto Univ -Censis il 38,1% degli italiani ha rinunciato a uscire almeno una volta per timore di subire un'aggressione o un furto. Tra i giovani, la percentuale sale decisamente al 52,1%. Sono, dunque, proprio coloro che hanno più occasioni di vita sociale a vivere con maggiore intensità il paradosso: avere più tempo libero, ma non sentirsi affatto liberi. Uscire la sera, camminare da soli, attraversare una piazza buia: non sono gesti banali, ma diventano quasi piccoli atti di coraggio. E non rado portano a tenere con se mezzi di difesa, come coltelli e coltellini o altro.
La criminalità nel belpaese cresce
Nel 2024, in Italia sono stati poi denunciati 2.388.716 reati: un aumento del 3,8% rispetto al 2019 e del 2% rispetto all’anno precedente. Le rapine hanno raggiunto quota 28.631, di cui 16.510 commesse in luoghi pubblici, con un incremento del 24,1% in cinque anni. I borseggi denunciati sono stati 140.690 (+2,6%) e gli scippi 13.474 (+7,9%). Numeri che testimoniano una ripresa della microcriminalità urbana, ma che non sono ancora tornati ai livelli del 2014 (quando i reati superavano i 2,8 milioni).
Lo stato e i privati
Alla base della crescente insicurezza percepita c'è poi un' altra sensazione diffusa: per il 65,1% degli italiani lo Stato, da solo, non riesce a presidiare efficacemente tutto il territorio. E così prende forma un riconoscimento sempre più forte del ruolo della sicurezza privata. Per il 74,4% dei cittadini, infatti, gli operatori della vigilanza sono "una presenza indispensabile per assicurare la sicurezza del territorio". Ma resta, tuttavia, un interrogativo: in un Paese dove oltre il 94% degli adulti vorrebbe sentirsi tranquillo quando è fuori casa, quanto è sostenibile demandare la tutela dei propri spazi quotidiani a soluzioni variabili?. Il rapporto Univ-Censis insomma fornisce una immagine di una società in cui la libertà di muoversi non è ancora garantita in egual misura su tutto il territorio. E per tutti, Ancora una volta, le donne pagano il prezzo più alto in termini di paura e restrizioni.