Italia sempre meno un paese per giovani, lo certifica l’Istat -3 milioni dal 2002 a oggi

Italia sempre meno un paese per giovani, lo certifica l’Istat -3 milioni dal 2002 a oggi

Italia sempre meno un paese per giovani, lo certifica l’Istat -3 milioni dal 2002 a oggi Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


Per i giovani si parla di “inverno demografico”, il nostro è il Paese Ue con la più bassa incidenza di 18-34enni sulla popolazione

Ci si sposa sempre più tardi, nascono meno figli e la popolazione invecchia sempre di più. È la fotografia che emerge dall’ultimo rapporto Istat sui giovani. Quest’anno in Italia si contano circa 10 milioni 200mila giovani in età 18-34 anni, ovvero 3 milioni in meno rispetto al 2022, ovvero il 23% in meno. Giovani che sono i protagonisti del cosiddetto "inverno demografico". Dal 2002 la perdita è di oltre 3 milioni (che equivale al 23,2%in meno. L'Italia, inoltre è il anche Paese Ue con la più bassa incidenza di persone di età tra i 18 e i 34 anni sulla popolazione (nel 2021 17,5%; media Ue 19,6%). A soffrire di più la perdita di giovani è il Mezzogiorno, nonostante ce ne siano di più rispetto al nord- La quota di chi si trova in questa fascia di età è maggiore nel Mezzogiorno (18,6%) rispetto al Centro-nord (16,9%). Anche se leggendo tra i dati dell’Istituto di statistica la flessione è molto severa (-28% dal 2002). E la situazione non è delle più rosse: nel 2061 gli ultra-settantenni saranno il 30,7% della popolazione residente nel Mezzogiorno, contro il 18,5% nel Centro-nord.


Matrimoni & figli

Se ci sono sempre meno giovani, diminuiscono anche i matrimoni e nascono sempre meno figli. L'età media al primo matrimonio degli italiani è di circa 36 anni per lo sposo (era del 32% nel 2004) e del 33% per la sposa (era del 29 nel 2004). Meno matrimoni significa anche meno figli. La prima procreazione per le donne è in continuo aumento. Oggi è a 32,4 anni contro 30,5 nel 2001. Questo, sostiene l’Istituto di statistica, rischia di interferire con il ciclo biologico della fertilità e di alimentare l’"inverno demografico".


Millennials al Sud molto più istruiti del passato

Il rapporto mette anche in evidenza che tra i giovani meridionali i cosiddetti “millennials” sono più istruiti, soprattutto per la visibile riduzione della componente con titoli inferiori al diploma (24,4%) ormai superata da quella terziaria (27,8%). E' quanto rileva l'Istat nel Report "I giovani del Mezzogiorno", pubblicato oggi. Negli ultimi anni secondo l'Istituto di statistica, è in aumento la propensione agli studi universitari, soprattutto nel Sud Italia. Nell'anno scolastico 2021-22 sono 58 i matricolati per 100 residenti con 19 anni (56 nel Centro-nord) 47 iscritti ogni 100 19-25enni (41 nel Centro-nord), 22 laureati (anno solare 2022; I e II ciclo) ogni 100 23-25enni. Le matricole aumentano soprattutto nelle Regioni dove è più alta la disoccupazione e basso Prodotto interno lordo pro-capite (fra il 2010 e il 2022: Sicilia +15,6 punti; Sardegna +13,6; Calabria +10,9; di contro: Lazio +8,4; Lombardia +5). Dal Sud però si emigra anche per studiare. Da chi si iscrive (il 28,5% dei meridionali sceglie gli atenei del Centro-nord), sia per chi si laurea (39,8% in atenei del Centro-nord), sia nel post-laurea (dopo 5 anni solo il 51% lavora nel Mezzogiorno). Secondo l’Istituto di statistica si tratta di un paradosso, ma nel medio-lungo periodo, questo potrebbe alimentare una deprivazione ulteriore di capitale umano con competenze avanzate, indispensabile per il Mezzogiorno.


L’occupazione

Anche per quanto riguarda i giovani e l’occupazione, l’Istat mostra una carenza di opportunità lavorative stabili e di buona qualità nel Mezzogiorno. Dai dati emerge il tasso di attività (20-34 anni), già basso nella generazione precedente (60,3%) si riduce ulteriormente (54,4%), come il tasso di occupazione (41,6%, dal 45,3%), mentre resta molto elevato quello di disoccupazione (23,6%; 9,1% nel Centro-nord). Le Regioni con la più elevata disoccupazione e debolezza dal sistema produttivo presentano un accentuato impoverimento demografico di 18-34enni (dal 2002 a 2022: Sardegna: -39,8%; Calabria: - 32,2%), la maggiore estensione delle transizioni familiari (30-39 anni che vivono in famiglia: Sardegna 37,8%; Campania 35,1%; Calabria 34,6%), un'alta consistenza di Neet (Calabria 35,5%, Campania 34,7%, Sicilia 33,8%). Oltre un giovane meridionale su cinque (21,8% contro il 15% nel Centro-nord) si dice insicuro verso il proprio futuro. L'insicurezza aumenta nelle regioni con basso Pil pro-capite e alta disoccupazione: è minima in Piemonte (12,3%) e Veneto (14,9%), massima in Sicilia (27,9%), Calabria (25,1), Sardegna (22%) e Puglia (21,6%).



Argomenti

fotogramma
giovani
Istat

Gli ultimi articoli di Sergio Gadda

  • Preoccupano le condizioni di salute del premio Nobel per la Pace 2023 Narges Mohammadi

    Preoccupano le condizioni di salute del premio Nobel per la Pace 2023 Narges Mohammadi

  • Dal primo gennaio il gasolio sarà più caro, restano ferme le multe, cosa cambia per gli automobilisti

    Dal primo gennaio il gasolio sarà più caro, restano ferme le multe, cosa cambia per gli automobilisti

  • Cresce il numero degli italiani proprietari di una casa, tra loro anche i più giovani

    Cresce il numero degli italiani proprietari di una casa, tra loro anche i più giovani

  • Re Carlo: le mie cure contro il cancro nel nuovo anno saranno ridotte

    Re Carlo: le mie cure contro il cancro nel nuovo anno saranno ridotte

  • È ancora in fuga Taulant Toma, il 41enne albanese che è evaso domenica dal carcere milanese di Opera.

    È ancora in fuga Taulant Toma, il 41enne albanese che è evaso domenica dal carcere milanese di Opera.

  • E’ boom del turismo nei siti Unesco in Italia, ora la sfida è il riconoscimento per la cucina italiana

    E’ boom del turismo nei siti Unesco in Italia, ora la sfida è il riconoscimento per la cucina italiana

  • Nuoto: Europei in vasca corta, l'Italia vince la classifica del medagliere per nazioni

    Nuoto: Europei in vasca corta, l'Italia vince la classifica del medagliere per nazioni

  • Tatiana Tramacere, da poetessa sui social a bersaglio di critiche

    Tatiana Tramacere, da poetessa sui social a bersaglio di critiche

  • A Washington si è svolta la cerimonia del sorteggio per i Mondiali 2026

    A Washington si è svolta la cerimonia del sorteggio per i Mondiali 2026

  • Tatiana Tramacere è viva, era in una mansarda a Nardò, è stata trovata dai carabinieri

    Tatiana Tramacere è viva, era in una mansarda a Nardò, è stata trovata dai carabinieri