Italia nella morsa del caldo: domani allerta rossa in 13 città e temperature record attese nel weekend

Italia nella morsa del caldo: domani allerta rossa in 13 città e temperature record attese nel weekend Photo Credit: agenziafotogramma.it
26 giugno 2025, ore 12:38
L'anticiclone africano porterà picchi anche di quaranta gradi
L’Italia sta vivendo un’ondata di calore senza precedenti. Secondo i bollettini ufficiali del Ministero della Salute, per venerdì 27 giugno sono stati emessi ben 13 bollini rossi, segnale massimo di allerta per le alte temperature e i potenziali effetti sulla salute. Le città più colpite includono metropoli come Roma, Milano, Firenze e Bologna, ma anche centri come Frosinone, Campobasso e Bolzano. Il bollino rosso (livello 3) non riguarda più solo le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani, bambini piccoli e persone con patologie croniche, ma anche individui sani e attivi, potenzialmente esposti a effetti negativi in caso di esposizione prolungata al calore. A queste si aggiungono dieci città con bollino arancione e solo quattro con allerta gialla, segno di una situazione in netto peggioramento rispetto ai giorni precedenti.
Gli effetti dell'anticiclone africano
L’intensa ondata di calore è alimentata da un robusto anticiclone africano, che continuerà a insistere sul nostro Paese almeno fino al fine settimana, portando temperature prossime ai 40°C in diverse zone, non solo nel Sud e nelle isole, ma anche in molte città del Centro-Nord come Firenze, Bologna e Cremona. La presenza di aria calda e umida, tuttavia, potrà innescare violenti temporali, soprattutto al Nord-Est, tra giovedì pomeriggio e la prima parte di venerdì. Si temono fenomeni estremi con grandinate e colpi di vento, causati dalle forti correnti verticali generate dal contrasto tra l’aria calda al suolo e quella più fresca in quota. Ma anche dopo questi episodi temporaleschi, le temperature continueranno a salire, accentuando la sensazione di afa e disagio. L’elevazione dello zero termico oltre i 5200 metri, prevista tra sabato e domenica, rappresenta un ulteriore segnale allarmante per la salute dei ghiacciai alpini, già gravemente compromessi.
Stop ad alcune attività nelle ore più calde
Di fronte a questa situazione, alcune regioni stanno adottando misure straordinarie per tutelare i lavoratori. Dopo l'iniziativa della Puglia, anche in Sicilia il presidente della regione ha firmato un’ordinanza che prevede la sospensione delle attività lavorative all’aperto nelle ore più calde (12:30-16:00) nei settori agricolo, florovivaistico, edile e nelle cave, nelle giornate e zone classificate a rischio elevato. Il provvedimento, valido fino al 31 agosto, mira a prevenire malori e decessi legati allo stress termico. Si tratta di una misura fondata su dati scientifici, che richiama alla responsabilità sociale delle imprese e alla necessità di tutelare chi è esposto quotidianamente agli effetti del cambiamento climatico. Le eccezioni previste per interventi di pubblica utilità non escludono l’obbligo, anche per le amministrazioni, di garantire la sicurezza del personale attraverso misure adeguate.