Istat, diminuiscono gli under 16 a rischio povertà o esclusione sociale

Istat, diminuiscono gli under 16 a rischio povertà o esclusione sociale Photo Credit: agenziafotogramma.it
15 luglio 2025, ore 12:39
I minori stranieri più in difficoltà dei coetanei con cittadinanza italiana
Come stanno gli adolescenti nel nostro Paese? Dal punto di vista economico, il 26,7% dei bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni rischia di ritrovarsi in una condizione di povertà o esclusione sociale. Un dato che, seppur preoccupante, configura una situazione in netto miglioramento rispetto alla rilevazione del 2021, quando la percentuale raggiungeva un valore più alto di circa 3 punti. Rimangono rilevanti, tuttavia, le differenze territoriali, con i territori del Sud Italia più in difficoltà rispetto agli altri.
I dati Istat
A scattare una fotografia dello stato di salute economica (e non solo) degli under 16 è l’Istat, in un recente report dedicato proprio alle condizioni di vita di bambini e ragazzi. Come è facilmente immaginabile, sono i minori che vivono in famiglie monogenitore con 2 o più figli ad affrontare il rischio di povertà o esclusione sociale più alto: si parla di circa il 53,3% del totale (dato in peggioramento di oltre 13 punti rispetto al 2021). Questa situazione si complica a seconda se ad accudire il/la bambino/a sia solo il padre o la madre. Nel primo caso il rischio è del 30,9%; una percentuale che sale al 48,9% nel secondo caso. Sullo sfondo si innestano dunque altri problemi, in primis quello del cosiddetto “gender pay gap”, la differenza sostanziale tra le retribuzioni destinate a dipendenti uomini e donne. Il rischio stimato si abbassa sensibilmente quando facciamo riferimento a minori che vivono con entrambi i genitori e almeno un fratello (26,2%, in miglioramento rispetto a quattro anni fa).
Il ruolo della cittadinanza e le differenze territoriali
In generale, emerge un netto divario territoriale tra Mezzogiorno e Nord del Paese. Nel primo caso il rischio di povertà raggiunge il 43,6%, mentre nel secondo si ferma al 14,3%. Nelle regioni del Centro si rileva una percentuale media del 26,2%, in aumento rispetto al 2021.
Secondo quanto emerso dai dati Istat, sono i bambini con cittadinanza straniera a riscontrare difficoltà maggiori. In particolare, il rischio di indigenza di questa categoria supera di 20 punti percentuali quello dei coetanei con cittadinanza italiana, arrivando al 43,6%. Questo divario raggiunge il suo massimo nelle regioni del Sud Italia, dove l’incidenza tra i minori stranieri (78,2%) è quasi il doppio di quello dei minori italiani residenti nella stessa area. Nel Nord il dato si assottiglia di un terzo, anche se la forbice con i coetanei detentori di cittadinanza rimane significativa.
Rispetto al 2021, l'incidenza dei minori a rischio di povertà o esclusione sociale di cittadinanza italiana diminuisce nel Mezzogiorno (40,9% rispetto a 44,6% del 2021) e nel Nord (9,3% rispetto al 14% del 2021) dove l'indicatore segna una contrazione rilevante anche per i minori di cittadinanza straniera (33,9% rispetto a 48,6% del 2021).