L'installazione aveva scatenato violentissime proteste nei giorni scorsi
E’ una marcia indietro, quasi su tutta la linea. Il Governo israeliano ha deciso di togliere i metal detector, dall’ingresso della spianata delle Moschee, a Gerusalemme, la cui installazione aveva scatenato le violentissime proteste dei giorni scorsi. Negli scontri, si sono registrati morti – quasi tutti giovanissimi – e feriti, fra i palestinesi. La tensione, peraltro, era rapidamente andata oltre la città santa per le tre religioni monoteiste, arrivando ad Amman, capitale della Giordania.
Qui, palestinesi avevano aggredito, armati di coltello, diplomatici israeliani. L’esecutivo guidato da Benjamin Netanyahu, al termine di una lunghissima riunione notturna, ha deciso di affidare la sorveglianza dell’ingresso della spianata alle sole telecamere di sicurezza. Anche le telecamere, peraltro, sono state duramente contestate dal direttore della moschea di al-Aqsa, la più grande di Gerusalemme.
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