Israele attacca la zona vicina a un centro per gli aiuti umanitari di Rafah, almeno 31 morti

Israele attacca la zona vicina a un centro per gli aiuti umanitari di Rafah, almeno 31 morti Photo Credit: agenziafotogramma.it
01 giugno 2025, ore 08:15
Secondo la televisione satellitare Al Jazeera, che ha diffuso la notizia questa mattina, ci sarebbero anche 120 feriti. Condanna dal governo di Gaza
Israele ha bombardato la zona vicina ad un centro per gli aiuti umanitari di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, uccidendo almeno 31 palestinesi. Lo ha riferito la televisione Al Jazeera, citando fonti locali. Oltre 120 le persone rimaste ferite. "Le uccisioni riflettono la natura di queste aree come trappole mortali di massa, non come punti di soccorso umanitario. Ciò che sta succedendo è un uso sistematico degli aiuti come strumento di guerra": lo ha scritto il governo di Gaza. Hamas, intanto, ha posto delle condizioni al piano degli Stati Uniti per una tregua, chiedendo anche il rilascio degli ostaggi in 5 fasi e non in 2. Per l'inviato americano, Steve Witkoff, che ha lavorato alla proposta, questo è inaccettabile e ci porta solo indietro. Israele ha parlato di rifiuto dello schema di accordo.
Morto il padre del piccolo Amad
Il padre del piccolo Adam, il bambino unico sopravvissuto dopo la morte dei suoi nove tra fratelli e sorelle, dopo l'attacco israeliano del 24 maggio scorso su Khan Younis, è morto in seguito alle ferite riportate. Lo ha riportato l'agenzia di stampa turca Anadolu, citando fonti sanitarie dell'ospedale Nasser. La moglie, la pediatra palestinese Alaa Al-Najjar, durante il raid si trovava al lavoro al Nasser Medical Complex.