
Iran, Tajani riferisce domani in Parlamento e dichiara: “Non è la vigilia della Terza Guerra Mondiale” Photo Credit: Agenzia Fotogramma
13 giugno 2025, ore 18:04
Meloni ha tenuto a Palazzo Chigi una riunione di emergenza in video collegamento con i ministri coinvolti, per valutare l’impatto dell’attacco israeliano, hanno partecipato pure i vertici dei servizi. E ha pure sentito al telefono Trump, Mertz e Von der Leyen
Il ministro degli Esteri, Antonio TAJANI, riferirà domani mattina alle 11 in Parlamento in merito agli attacchi israeliani contro diversi siti militari e nucleari iraniani, lo ha fatto sapere la Farnesina. "Non siamo alla vigilia della terza guerra mondiale e su questo voglio rassicurare tutti", ha detto stamattina il vicepremier, che ieri aveva definito "non imminenti" eventuali attacchi dello Stato ebraico alla repubblica islamica.
Il confronto
Rassicurando sul mancato coinvolgimento di cittadini italiani in Iran e in Israele, il ministro ha sottolineato l'importanza di "riprendere quanto prima il confronto" tra le parti: "Non esiste altra soluzione che quella diplomatica", ha ribadito. E alle opposizioni che stamattina chiedevano un'informativa urgente in Parlamento, "si sveglia un po' tardi l'opposizione - ha affermato - Avrei preferito una telefonata per avere notizie magari questa notte alle 4 meno 10 quando c'è stato l'attacco".
Schlein
Dura la risposta della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein: "Lui che fino a ieri diceva che non ci fossero segnali di attacchi imminenti, è lui quello che si deve svegliare", dice, aggiungendo che "il ministro della Difesa Crosetto dice il contrario, che si aspettavano una iniziativa di questo tipo, tant'è che da due giorni hanno avvertito i nostri militari presenti nelle missioni all'estero. Quindi - conclude - anziché attaccare le opposizioni, si parlassero tra di loro e si mettessero d'accordo fra di loro".
Meloni
Da parte sua la presidente del Consiglio ha tenuto a Palazzo Chigi per circa un’ora una riunione di emergenza in video collegamento con i ministri coinvolti, proprio per valutare l’impatto dell’attacco israeliano, hanno partecipato pure i vertici dei servizi. Giorgia Meloni ha pure sentito al telefono Donald Trump, Mertz e Ursula Von der Leyen, colloqui a cui seguiranno quelli con capi di Stato e di governo dei Paesi mediorientali vicini a quelli coinvolti nella crisi. Nel frattempo al Viminale il comitato nazionale per l'ordine e la SICUREZZA pubblica ha disposto "l'immediato rafforzamento delle misure di prevenzione e vigilanza'', perché in seguito all’attacco israeliano è stato alzato il livello di attenzione e sicurezza nei confronti degli obiettivi sensibili.