
Investì un 16enne la sera prima di ferragosto: era senza patente e assicurazione Photo Credit: Foto: Ansa
20 agosto 2025, ore 08:00
Il Gip ha convalidato l'arresto. A Latina, intanto, i funerali del giovane travolto, l'addio della famiglia e degli amici
Gioacchino Sacco, il quarantanovenne originario di Cassino che la sera prima di Ferragosto, a Terracina, ha investito e ucciso il sedicenne Federico Salvagni senza fermarsi a prestare soccorso, era al volante della sua auto senza patente, revisione e assicurazione. Sono gli ultimi risultati dell'indagine che ha portato l'uomo ad essere arrestato e per il quale il gip del Tribunale di Latina ha confermato il provvedimento.
CONVALIDA DEL FERMO
L'uomo, tuttavia, è stato individuato alcune ore dopo dalla polizia stradale, con il supporto dei carabinieri e della polizia locale di San Felice Circeo. Ed è proprio dagli accertamenti delle forze dell'ordine che è uscito fuori che quest'ultimo, oltre a non essersi fermato a prestare soccorso, guidava senza patente, revisione e assicurazione. La revoca della licenza di guida, infatti, gli era stata notificata a gennaio, mentre l'assicurazione della macchina con cui ha travolto l'adolescente era scaduta a luglio. Di conseguenza, malgrado durante l'interrogatorio di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Latina abbia detto che non c'era lui al volante, il gip ha confermato la custodia cautelare in carcere.
L'ULTIMO ADDIO A FEDERICO
A Latina, nella chiesa del Sacro Cuore, i genitori, amici e parenti ieri hanno potuto dare l'ultimo saluto al giovane, travolto e ucciso mentre rientrava a piedi in una casa vacanze di Terracina in compagnia di suo fratello gemello e di un amico. "Tu e Dani eravate l'ombra l'uno dell'altro, un'unica entità: eri e rimarrai per sempre la sua metà. Inseparabili eravate, e inseparabili rimarrete per sempre": alcune delle parole, pronunciate dal sagrato della chiesa dal papà di Federico Salvagni. Nella chiesa del capoluogo laziale si sono celebrati i funerali dell'adolescente, travolto dalla Lancia guidata da Gioacchino Sacco, il quarantanovenne originario di Cassino e residente a Terracina al volante dell'auto che è fuggita via dopo aver ucciso il ragazzo in via Badino. Durante il funerale del 16enne sono stati letti diversi ricordi, poco dopo che volassero in cielo palloncini bianchi e alcune colombe, mentre dalle casse risuonavano le canzoni "Destri" di Gazzelle e "Ovunque sarai" di Irama. "Amore mio, le parole non potrebbero mai colmare il vuoto che hai lasciato - ha esordito sua madre -. Sono stata una madre fortunata". "Eri, sei e sarai amato da tutti per sempre. Basta vedere le persone che oggi sono qui, solo e soltanto per te, per capire, nonostante il poco tempo che ti è stato concesso, quanto amore e dolcezza hai seminato, e quanto tutto ciò era ricambiato - le ha fatto eco il papà -. Sarai sempre ed ininterrottamente al nostro fianco, e questa è una promessa fin troppo facile da mantenere. Sei per tutti noi la stella che ci illumina e ci accompagna ovunque saremo".