Inchiesta urbanistica di Milano, Boeri si difende: “Accuse infondate, non distruggiamo il modello Milano per polemiche mediatiche”

Inchiesta urbanistica di Milano, Boeri si difende: “Accuse infondate, non distruggiamo il modello Milano per polemiche mediatiche”

Inchiesta urbanistica di Milano, Boeri si difende: “Accuse infondate, non distruggiamo il modello Milano per polemiche mediatiche”   Photo Credit: agenziafotogramma.it


26 luglio 2025, ore 18:10 , agg. alle 18:31

L’architetto rompe il silenzio e denuncia una campagna diffamatoria, rivendicando i suoi progetti e il valore di Milano come modello di sviluppo urbano

STEFANO BOERI ROMPE IL SILENZIO

Stefano Boeri, presidente della Triennale di Milano, ha deciso di intervenire pubblicamente dopo giorni di polemiche, difendendosi dalle accuse legate all’indagine sull’urbanistica. L’architetto, noto a livello internazionale, ha dichiarato di sentirsi vittima di una campagna di delegittimazione che, a suo dire, ha sfruttato in modo scorretto messaggi privati sottratti al contesto originale e diffusi ai media prima ancora che ai suoi legali.Secondo Boeri, alcune conversazioni con il sindaco Giuseppe Sala sono state manipolate per far apparire le sue parole come minacce, quando in realtà si trattava di critiche tecniche. L’esempio più citato riguarda il progetto della “Torre Botanica”, ripetutamente bocciato dalla Commissione Paesaggio comunale. Il professionista spiega che il suo “avvertimento” al sindaco era un’espressione di preoccupazione e non un ricatto, sottolineando come le motivazioni dei rifiuti fossero, a suo parere, estranee ai compiti dell’organo preposto.

L'ARCHITETTO PARLA DELLE OPERE CHE HANNO MIGLIORATO MILANO

Boeri ha anche chiarito il senso di un messaggio sui senzatetto milanesi, spiegandolo come una battuta di cattivo gusto ripresa da un commento che circolava all’epoca, non certo un giudizio personale contro chi vive in condizioni di disagio. Per lui, l’uso distorto di queste frasi ha danneggiato non solo la sua reputazione, ma anche quella del suo studio e dei collaboratori. L’architetto rivendica con orgoglio le opere realizzate in città e nel mondo, ricordando che la sua carriera si misura con risultati concreti: dal Bosco Verticale al restauro degli spazi del Castello Sforzesco per ospitare la Pietà Rondanini. Non manca, però, di menzionare i progetti rimasti incompiuti a Milano, come il Metrobosco e i giardini della biodiversità, a testimonianza di un impegno costante per migliorare l’ambiente urbano.

LA DIFESA DEL "MODELLO MILANO"

Parallelamente, Boeri difende la città da quella che definisce una campagna diffamatoria, ribadendo il valore del “modello Milano”. Pur ammettendo che la metropoli stia attraversando una fase di transizione, avverte del pericolo che diventi una città riservata solo a “anziani benestanti”. Per evitare questa deriva, invita a politiche più efficaci di redistribuzione delle risorse, sottolineando che Milano, grazie a scelte innovative, è riuscita negli ultimi decenni a generare sviluppo per l’intero Paese. Infine, Boeri chiede di distinguere le eventuali responsabilità personali, che dovranno emergere dalle indagini, dalla necessità di preservare un modello di crescita urbana che considera fondamentale per il futuro dell’Italia.


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