In manette, di nuovo, Max Leitner il “re delle evasioni”. In passato ha "preso il volo" da ben 5 carceri

In manette, di nuovo, Max Leitner il “re delle evasioni”. In passato ha "preso il volo" da ben 5 carceri

In manette, di nuovo, Max Leitner il “re delle evasioni”. In passato ha "preso il volo" da ben 5 carceri


Dopo un periodo di libertà Leitner è stato arrestato la scorsa notte a Bolzano. Più che per rapine e furti, l’uomo è noto alle cronache nazionali per essere evaso, da diverse carceri, per ben cinque volte

Nuovi guai con la giustizia per Max Leitner, anche noto come "Il re delle evasioni", per essere riuscito a darsi alla fuga per ben 5 volte da differenti carceri. Il 63enne è stato arrestato la scorsa notte dopo una sparatoria nei pressi di un locale notturno a Bolzano. Nell'auto in cui si trovava l'altoatesino con un'altra persona la polizia ha sequestrato alcune armi.

LA SPARATORIA, LA FUGA E L’ARRESTO

Poco dopo la mezzanotte una prostituta ha chiamato il 112 perché, mentre lei si era appartata con un cliente, la sua auto è stata presa di mira e raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco, fortunatamente in quel momento l’automobile era vuota. La donna ha anche descritto l'auto che si era poi allontanata a grande velocità. Verso le due di notte la vettura è stata intercettata e bloccata, A bordo si trovavano Max Leitner, e un cittadino austriaco senza fissa di mora di 59 anni. Durante le fasi dell'arresto l'altoatesino ha posto resistenza, ma non è stato esploso nessun colpo. Nella macchina sono stati poi trovati una pistola, un fucile e un teaser. Gli inquirenti ora devono stabilire chi, tra i due, abbia sparato contro l'auto della prostituta.

LA LUNGA LISTA DI RAPINE E LE ROCAMBOLESCHE EVASIONI

La carriera criminale di Leitner prende il via alla fine degli anni ’80, con una serie di rapine dall’Alto Adige all’Austria e condanne complessive per 28 anni di carcere. Ma è salito agli onori delle cronache nazionali per aver “preso il volo”, in alcuni casi anche in modo spericolato, da ben 5 prigioni. Nel 1990 l’assalto a un portavalori culminato in una sparatoria e nella cattura dell’altoatesino, trasferito in carcere riuscì ad evadere dopo pochi giorni per consegnarsi alla polizia italiana presso il confine di stato a Prato alla Drava, dichiarando “meglio stare in un carcere italiano che in uno austriaco”. Ospite dell’Istituto penitenziario di Bolzano, Leitner diede l'illusione di tenere un comportamento esemplare, per poi riuscire ad evadere per la seconda volta nel 1992, utilizzando la più classica delle tecniche, ovvero calandosi con dei lenzuoli da una finestra. Dopo una latitanza di un anno fu preso e trasferito nel carcere di Padova, da lì evase per la terza volta durante un permesso premio. Altra cattura dopo una rapina in banca, il bottino di 30.000 euro fu recuperato e l’altoatesino rimase imprigionato a Bergamo per due mesi prima di riprendere il largo. L’ultima evasione risale al 2011, chiese al cappellano del carcere di Asti di accompagnarlo al suo paese natio per visitare la madre, ma in un area di servizio dell'Autostrada A22 di Rovereto si diede alla fuga.


IL PERSONAGGIO

Per le sue molte e rocambolesche evasioni, e soprattutto per il fatto che le vittime erano banche, Leitner ha attirato un gran numero di fan, dai quali viene considerato una sorta di Robin Hood. Di se stesso, in un intervista al quotidiano Alto Adige, Leitner disseSì, mi sento Robin Hood e anche il re delle evasioni, ma mi sento anche un eroe. Ho fatto molte rapine senza mai sparare a nessuno, non ho mai ferito o ucciso e ho preso di mira solo banche. Mai le persone. Anzi, devo dire che di persone ne ho aiutate tante. E ho sempre pagato in prima persona".









Argomenti

Alto Adige
Arresto
Max Leitner
Re delle evasioni

Gli ultimi articoli di Raffaella Coppola

  • Addio a Papa Francesco. Folla di fedeli e pellegrini in Piazza San Pietro

    Addio a Papa Francesco. Folla di fedeli e pellegrini in Piazza San Pietro

  • L'ultimo saluto solenne a Papa Francesco. Scopriamo come Bergoglio ha cambiato il rito funebre

    L'ultimo saluto solenne a Papa Francesco. Scopriamo come Bergoglio ha cambiato il rito funebre

  • Pasqua 2025: il tempo incerto non ha scoraggiato i vacanzieri di Pasqua e dei prossimi ponti. Strade trafficate e stazioni piene

    Pasqua 2025: il tempo incerto non ha scoraggiato i vacanzieri di Pasqua e dei prossimi ponti. Strade trafficate e stazioni piene

  • Fascicolo Procura di Roma senza indagati e ipotesi di reato dopo l'esposto sulle lauree del ministro Calderone: pronta la controdenuncia per diffamazione

    Fascicolo Procura di Roma senza indagati e ipotesi di reato dopo l'esposto sulle lauree del ministro Calderone: pronta la controdenuncia per diffamazione

  • Papa Francesco va alla Basilica di Santa Maria Maggiore. E ora i fedeli sperano in nuove sorprese per Pasqua

    Papa Francesco va alla Basilica di Santa Maria Maggiore. E ora i fedeli sperano in nuove sorprese per Pasqua

  • Il bandito sardo Graziano Mesina è morto. L'ex primula rossa, le evasioni, la sua mediazione nel sequestro Kassam

    Il bandito sardo Graziano Mesina è morto. L'ex primula rossa, le evasioni, la sua mediazione nel sequestro Kassam

  • Roma, 13enne ferito da un colpo di pistola alla testa è in gravissime condizioni. Ipotesi incidente

    Roma, 13enne ferito da un colpo di pistola alla testa è in gravissime condizioni. Ipotesi incidente

  • Dazi al 10% sulle importazioni da oggi in vigore. Giorgetti, sangue freddo e niente panico. Tajani, tocca all'Ue trattare con Trump

    Dazi al 10% sulle importazioni da oggi in vigore. Giorgetti, sangue freddo e niente panico. Tajani, tocca all'Ue trattare con Trump

  • Federica Brignone, operazione perfettamente riuscita. Ma c'è anche la rottura del crociato

    Federica Brignone, operazione perfettamente riuscita. Ma c'è anche la rottura del crociato

  • Omicidio di Chiara Poggi: via libera all'incidente probatorio sul DNA di Andrea Sempio. Comparazione anche con quelli di Stasi e di altri che frequentavano casa

    Omicidio di Chiara Poggi: via libera all'incidente probatorio sul DNA di Andrea Sempio. Comparazione anche con quelli di Stasi e di altri che frequentavano casa