In Italia si allarga la piaga-femminidici. Storia di tre donne che si fidavano del loro compagno

In Italia si allarga la piaga-femminidici. Storia di tre donne che si fidavano del loro compagno

In Italia si allarga la piaga-femminidici. Storia di tre donne che si fidavano del loro compagno Photo Credit: agenziafotogramma.it


La cronaca nelle ultime ore ci ha proposto tre storie di donne. Che a casa si fidavano dei loro uomini: sono state brutalmente uccise

UCCISA A VENARIA REALE

Nataly, Eleonora e Cinzia: questi i nomi delle tre donne rimaste vittime di femminicidio nelle ultimi giorni. Cinzia è l'ultima in ordine di tempo; la notte scorsa a Venaria Reale, alle porte di Torino, Pietro, suo marito, l'ha accoltellata alla schiena e al petto. Probabilmente avevano litigato poco prima. Le forze dell'ordine l'hanno trovata nel bagno dell'appartamento, riversa a terra in una pozza di sangue. Pietro era nel tinello in stato confusionale perché aveva ingerito molti farmaci.

DICEVANO: CHE BELLA COPPIA

Eleonora era in casa, a Rufina, in provincia di Firenze, con suo marito, Lorenzo, e il loro bambino di nemmeno 2 anni. Li dipingono come una coppia bella e affiatata, senza problemi. Fino alla lite dell'altra sera: l'uomo l' ha colpita con un coltello, per sette volte. I genitori di Lorenzo, che vivono sullo stesso pianerottolo della coppia, hanno sentito rumori strani, si sono allarmati e sono entrati nell'appartamento. La mamma ha preso il piccolo tra le braccia, Lorenzo è sfuggito al tentativo del padre di afferrarlo e si è lanciato dal balcone. Ora è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni.

E' ARRIVATA LA CONFESSIONE

Pablo, a Milano, ha ucciso Nataly, che faceva la baby sitter ed era la sua compagna da 10 anni. Il delitto è avvenuto due settimane fa, ma lui l'ha confessato solo adesso agli inquirenti, dopo tante bugie. Dopo il femminicidio, Pablo Gonzalez Rivas,  48 anni, ha messo il cadavere in un borsone e l'ha gettato nelle campagne tra Inzago e Cassano d'Adda. Ora deve restare in carcere, lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari di Milano, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere perchè c'è il rischio di inquinamento delle prove.

SI FIDAVANO...

Nataly, Eleonora e Cinzia sono tutte state ammazzate dai loro compagni, quale che fossero i motivi poco importa, erano donne che si fidavano dei loro uomini. E ora non ci sono più. 


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