Immigrazione: Ok del Cdm al nuovo decreto flussi, 500mila ingressi nel prossimo triennio

Immigrazione: Ok del Cdm al nuovo decreto flussi, 500mila ingressi nel prossimo triennio Photo Credit: agenziafotogramma.it
01 luglio 2025, ore 08:00 , agg. alle 09:24
Palazzo Chigi: "Manodopera indispensabile per il paese"
Dopo i 450mila del triennio 2023-2025, il governo Meloni autorizza l'ingresso in Italia di altri 500mila lavoratori stranieri dal 2026 al 2028. Sono i numeri del nuovo decreto flussi approvato ieri dal Consiglio dei ministri. Si tratta, informa Palazzo Chigi, di "manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile". Nell'arco del triennio sono assegnate 230.550 quote per lavoro subordinato non stagionale e autonomo e 267mila per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico. Le quantità sono stabilite, viene sottolineato, "tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l'obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica".
SUPERARE IL MECCANISMO DEL 'CLICK DAY'
Per il governo, inoltre, "con la stabile individuazione di un meccanismo d'immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell'ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori". C'è poi la volontà di superare il meccanismo del 'click day', incentivando gli ingressi fuori quota con "un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine". Soddisfatta Coldiretti, secondo cui il decreto "rappresenta un importante passo avanti per garantire la disponibilità di lavoratori nei campi e, con essa, la produzione alimentare nel Paese". L'associazione auspica poi "il definitivo superamento del click day, permettendo alle imprese di presentare le richieste durante tutto l'anno, con il supporto delle associazioni agricole e in base alle reali esigenze stagionali".
I NUMERI PASSATI
Critico invece il segretario di Più Europa Riccardo Magi. Il provvedimento, sostiene, "rischia di essere inutile se resta un aumento figurativo scritto nel decreto ma che non si converte in effettivi contratti di lavoro e permessi di soggiorno come accaduto in questi anni". I dati della campagna Ero straniero indicano infatti che nel 2024 solo il 7,8% delle quote di ingressi stabilite dal governo si è trasformato in permessi di soggiorno e impieghi stabili e regolari: sono state 9.331 le domande per l'ingresso di lavoratrici e lavoratori finalizzate presso le prefetture italiane su un totale di 119.890 quote assegnate nel corso dell'anno.