Il sindaco di Milano Beppe Sala a RTL 102.5, San Siro: “Accordo trovato, domani delibera in giunta”

Il sindaco di Milano Beppe Sala a RTL 102.5, San Siro: “Accordo trovato, domani delibera in giunta”

Il sindaco di Milano Beppe Sala a RTL 102.5, San Siro: “Accordo trovato, domani delibera in giunta” Photo Credit: ANSA/Matteo Corner / Z14


Beppe Sala, sindaco di Milano, interviene su RTL 102.5 in "Beppe Sala a tutto campo"

Beppe Sala, sindaco di Milano, interviene su RTL 102.5 in "Beppe Sala a tutto campo", la rubrica della prima radiovisione d’Italia per commentare i principali temi di attualità. Ogni mese, all’interno di “Non Stop News”, il sindaco di Milano affronterà insieme a Enrico Galletti, Giusi Legrenzi, Massimo Lo Nigro e Ludovica Marafini, le ultimissime notizie.


INCHIESTA URBANISTICA: I CAMBIAMENTI DI MILANO

«Sono un po' stanco, ho fatto poche vacanze. Il periodo è difficile, noi teniamo duro e tiriamo avanti. Milano non è ferma, certamente i processi autorizzativi sono rallentati, questo è un fatto. Noi cerchiamo di fare le cose per bene e ci stiamo, in parte, adeguando a ciò che la procura chiede. Su altre, non siamo d’accordo quindi andremo in giudizio. Tra l’altro, i primi giudizi che sono usciti anche dal Tribunale del Riesame, sono positivi rispetto alle accuse. Ognuno farà la sua parte, quindi continuiamo a lavorare. Io non sono preoccupato per me, sono preoccupato per la città, per chi lavora con me. Per il resto non ho grandi preoccupazioni. Ovviamente nella mia lunga carriera, sono passato attraverso problematiche, per esempio all’Expo. Alla fine devi pensare che se hai ola coscienza apposto, e io ce l’ho, le cose si risolvono».


LO SGOMBERO DI LEONCAVALLO

«Il modo, innanzitutto, non mi è piaciuto: non avvisarmi prima e nascondere la cosa è stato un po’ un colpo di mano. Noi stavamo discutendo con le Mamme Antifasciste del Leoncavallo, che è l’associazione che regge le sorti di questo centro sociale, per trovare un’alternativa, su cui stiamo lavorando. Abbiamo trovato una sede, dopo il Corvetto, sul ponte Lambro, che potrebbe essere adatta a loro. Abbiamo lanciato una manifestazione di interesse, così si definisce che scade al 5 dicembre, dando il tempo per potere presentare un progetto. Io spero che possano essere interessati e che trovino, purtroppo questo è un problema loro, i fondi per riuscire a mettere tutto a posto. Noi dobbiamo rispettare le regole: quando hai uno spazio disponibile, o lo gestisci direttamente tu e sostieni i costi, oppure se lo metti a bando, inviti chi è interessato a sostenere i costi dando in cambio l’utilizzo per molti anni. Potrebbe anche essere utile che imprenditori, che comprendono l’utilità di un centro come questo, si facciano parte. Io so che le mie parole sono divisive, ma io credo che il Leoncavallo, nella sua storia, dal punto di vista culturale, sociale e politico, abbia avuto un senso e possa averlo anche in futuro».


NO AUTO NEL QUADRILATERO DELLA MODA

«Se la moda perde universalmente affari è perché è chiaro che i prezzi sono alti e c’è crisi. Io vorrei spiegare una cosa ai milanesi: a livello superficiale, sulle strade non ci sono parcheggi, ci sono stalli per carico e scarico, che rimangono, e ci sono spazi per i disabili. Se una macchina entra, le telecamere leggono la targa e va in uno dei 1200 parcheggi sotterranei, la multa non la prende. Chi non può entrare? Quello che vuole entrare con il Lamborghini, sgasare e farsi vedere o quello che entra, si mette in doppia fila e va nel negozio. Se l’accusa è “Tu non fai entrare quelli che stanno in doppia fila”, io dico “Sì, non li facciamo entrare”. Ma per il resto, nell’ambito della moda, non è cambiato nulla, perché chi entra in quei negozi? Turisti, che non vanno in macchina, e coloro che hanno bisogno di fare shopping, che io spero vadano in un parcheggio. È un fatto di interesse di tutti e della città, quindi è chiaro che è necessario cambiare un po’ le cose».


GIORGIO ARMANI

«All’idea di una via per Giorgio Armani ci abbiamo pensato, ma c’è una regola che dice che bisogna aspettare dieci anni. Questo perché sull’emotività tutti richiedono una via, per cui di vie nuove non è che ce ne siano poi molte. Quindi, questa regola l’abbiamo fatta rispettare anche di fronte a Veronesi o Carla Fracci, ad esempio. Quello che faremo, su cui sono d’accordo con la famiglia, è l’iscrizione al famedio, perché Giorgio è sepolto nel suo paese d’origine. Siamo nei tempi e lo faremo entro la fine dell’anno».


LO STADIO SAN SIRO

«Se tutto va bene, come io spero, ma su questo tema siamo arrivati a una telenovela e incrocio tutte le dita che ho, domani dovremmo andare in giunta, perché di fatto con le squadre siamo arrivati a un accordo. Quindi la giunta risponderà il suo compito con una delibera, io penso proprio positiva, rispetto a questo progetto. In un comune, il sindaco e la giunta agiscono in autonomia, su altre, come la cessione di beni patrimoniali importati come lo stadio, bisogna passare dal consiglio. Noi passeremo in giunta, poi lo porteremo in consiglio e lì ci saranno commissioni e discussioni, ma poi bisognerà uscire con un sì o con un no. Io voglio avere la coscienza apposto e aver fatto quello che i cittadini mi chiamano a fare, quindi di fronte a un problema, averlo affrontato. Quindi io lo porterò in consiglio, suggerirò l’approvazione, voterò certamente a favore e poi dipenderà dal consiglio. Entro fine mese dovremmo avere l’approvazione e, se tutto fila liscio, lo stadio dovrebbe essere pronto per il 2031. Tra l’altro, Uefa ci sta dicendo che non considereranno Milano tra le sedi degli europei di calcio del 2032, se lo stadio dovesse rimanere San Siro».


ARRIVARE A FINE MANDATO

«Mi auguro di arrivarci, se fosse per la mia volontà direi di sì. Alla fine, so reggere lo stress e la fatica, anche se ovviamente gli anni passano però me lo auguro senz’altro».


LE PAROLE DI ELLY SCHLEIN A MELONI: “VINCEREMO PRIMA LE PROSSIME REGIONALI E POI LE POLITICHE. UNITI VI BATTEREMO”

«Come mi pare abbia detto anche Conte, il centro-sinistra è un’alleanza di scopo. È un’affermazione un po’ cinica, ma corrisponde abbastanza alla verità. Bisognerà passare attraverso alcuni passaggi stretti, il primo è: chi è il candidato o la candidata premier? Conte o Schlein? È presto per dirlo. Oggi Franceschini parla di primarie e lui alla fine esprime il pensiero di tanti nel PD. Io gli riconosco esperienza, poi come tutti noi, a volte sbaglia e a volte ci azzecca. Credo che Franceschini, tra l’altro, sia stato tra i fautori della candidatura di Schlein alla segreteria del PD. Per me ci può stare, se non ci sono altre soluzioni, per me ci può anche stare. Si può presentare chiunque, ma è chiaro che loro due hanno dietro due partiti e sono favoriti».


LE REGIONALI: IL CENTRO-DESTRA

«È vero, non ha ancora completato tutte le caselle, ma mi pare che l’unica regione veramente in discussione siano le Marche. Le altre, io credo, che il centro-destra dovrebbe vincere certamente in Veneto, probabilmente anche in Calabria, e centro-sinistra nelle altre regioni. Le Marche, che sono anche la prima regione che va al voto, saranno comunque un segnale importante».



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