
La donna ritrovata in Tunisia è in ospedale, Valentina Greco domani sarà sentita dalle autorità locali
20 luglio 2025, ore 18:00
Il fratello Alessio è volato a Tunisi per sincerarsi delle condizioni della sorella
Valentina Greco, ritrovata ieri dopo essere sparita nel nulla per dieci giorni, è ricoverata in ospedale in Tunisia. La 42enne cagliaritana ieri ha parlato al telefono con la madre raccontando di essere svenuta dentro l'armadio ma il quadro di ciò che è accaduto non è del tutto chiaro. Non si capisce perché la polizia tunisina non l'abbia trovata durante il primo sopralluogo nell'appartamento. Le autorità locali hanno intenzione di sentirla domani. L'attenzione ora è concentrata sulle cure mediche a cui è stata sottoposta la donna che già in passato aveva avuto un'embolia con ricovero in ospedale. Il fratello di Valentina Greco, Alessio, di 44 anni, è volato in Tunisia per sincerarsi delle condizioni della sorella. Il congiunto sui social ha scritto: "Vale è stata ritrovata, ora sto andando da lei. Grazie a tutti per le condivisioni della notizia e per i mille messaggi che mi avete mandato!". La mamma della 42enne per ora è rimasta a Cagliari. “Non ho avuto un’altra comunicazione o un aggiornamento dall’ ospedale o dalla gendarmeria” ha riferito Roberta Murru.
Valentina Greco è stata ritrovata nella sua casa di Sidi Bou Said, la città tunisina dove viveva da tre anni. La donna lavora come freelance ed è molto impegnata sul fronte dei diritti civili, con una particolare attenzione verso quelli delle donne. Tra le tante piste seguite dopo la denuncia della sua scomparsa c'era il fatto che questo suo attivismo potesse averle creato qualche problema e c'è chi sospetta che si stesse nascondendo da qualcuno.
La versione raccontata da valentina Greco, che sarebbe rimasta per dieci giorni svenuta dentro casa, non è verosimile secondo l'avvocato Gianfranco Piscitelli che con l'associazione Penelope, specializzata in persone scomparse, si è occupato del caso. ''Il mio compito si esaurisce qui, ma i miei dubbi li porto con me. È una storia che fa acqua da tutte le parti. Sulle veridicità o meno della versione data... dobbiamo far finta di crederci'', ha detto il legale all'Adnkronos.