
Il corteo dei metalmeccanici invade la tangenziale di Bologna, traffico paralizzato Photo Credit: agenziafotogramma.it
20 giugno 2025, ore 12:11
Ora la strada è stata liberata, ma i disagi sono stati pesanti. E riparte il dibattito: fin dove può arrivare il diritto alla protesta?
SI BLOCCA TUTTO
“Senza il contratto il paese si ferma”. Onestamente non si capisce il perché. E non si capisce come una persona che resta bloccata per ore nel traffico possa solidarizzare con una battaglia, che sulla carta magari potrebbe anche essere condivisibile. In occasione dello sciopero di oggi, i metalmeccanici hanno proclamato una astensione dal lavoro di otto ore. Ma non si sono limitati quello. In diverse città sono scattati blocchi, che hanno provocato pesanti disagi.
TANGENZIALE BLOCCATA
Il blocco stradale più clamoroso si è verificato a Bologna. Diecimila manifestanti hanno fatto irruzione in tangenziale, bloccandola tra gli svincoli 7 (Bologna Centro) e 8 (Fiera), momentaneamente chiuso anche lo svincolo Bologna Fiera sull’autostrada A 14. Ora la manifestazione è terminata, la circolazione è ripresa, ma il traffico in mattinata è andato in tilt.
IL GIUSTO CONFINE
Il diritto di manifestare resta sacrosanto, ma è impensabile pensare di coinvolgere e penalizzare migliaia di cittadini che non hanno alcuna colpa. Tra chi è rimasto bloccato in tangenziale magari c’era qualcuno che stava andando a una visita medica prenotata da mesi, qualcuno aveva un importante appuntamento di lavoro, magari qualcuno ha visto saltare una vacanza, a lungo attesa e profumatamente pagata.
LA REPLICA DEI SINDACATI
I sindacati invece difendono anche questo tipo di protesta. Secondo la FIOM “queste azioni di protesta evidenziano la forte partecipazione dei lavoratori e il messaggio chiaro che intendono trasmettere: il paese si ferma se Federmeccanica, Assital e Unionmeccanica non riaprono le trattative per il rinnovo del Contratto nazionale dei metalmeccanici. I lavoratori chiedono un aumento certo del salario, la riduzione dell'orario di lavoro e maggiori certezze per le lavoratrici e i lavoratori precari”.
DENUNCE IN ARRIVO
L’ingresso dei metalmeccanici in tangenziale non era stato autorizzato, diversamente da quanto appreso in un primo momento e annunciato dagli stessi manifestanti. Lo spiega la Questura di Bologna, annunciando che i manifestanti saranno denunciati. Gli organizzatori della manifestazione dei metalmeccanici, al microfono, avevano annunciato di aver "concordato con la Questura di poter sfilare in tangenziale" a Bologna per chiedere il rinnovo del contratto collettivo di lavoro, per poi aggiungere che "la tangenziale ce la prenderemo noi".
ORDINE PUBBLICO
La Questura di Bologna ha spiegato di aver predisposto un servizio di ordine pubblico per garantire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione con corteo, con circa diecimila persone. Con l'ingresso in tangenziale i manifestanti hanno disatteso le prescrizioni, creando il blocco della circolazione stradale sul tratto della tangenziale interessato. Dalla Questura fanno sapere che "i dimostranti verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali".
PROTESTE IN TUTTA ITALIA
Pesanti disagi alla circolazione si sono registrati anche a Genova. Il corteo dei metalmeccanici si è spostato da Cornigliano verso il centro città, il traffico è andato in tilt soprattutto a Ponente: circolazione bloccata con migliaia di auto ferme in Lungomare Canepa e sulla Strada Sopraelevata. I metalmeccanici marchigiani hanno invece invaso e presidiato il porto di Ancona. Cortei e manifestazioni nell’ambito delle regole in molte altre città: da Torino a Firenze, da Napoli a Lanciano fino in Sicilia.