I libri più interessanti della settimana, tra “Veronika decide di morire”, “Sweetpea: Non chiamarmi tesoro”, “La sentenza” e “La donna della mansarda”

I libri più interessanti della settimana, tra “Veronika decide di morire”, “Sweetpea: Non chiamarmi tesoro”, “La sentenza” e “La donna della mansarda”

I libri più interessanti della settimana, tra “Veronika decide di morire”, “Sweetpea: Non chiamarmi tesoro”, “La sentenza” e “La donna della mansarda” Photo Credit: "Veronika decide di morire" di Paulo Coelho, La nave di Teseo


Riflessioni dal sapore autobiografico, esordi narrativi che ispirano serie tv, elaborazioni contemporanee della legge del taglione e indagini italiane: la consueta quantità e qualità per i lettori

Lo spazio dedicato alla cultura, con la parentesi dei libri più interessanti della settimana, si arricchisce con nuovi tasselli. Un grande puzzle, quello costituito dalle proposte editoriali presenti sugli scaffali delle librerie, che a ogni nuovo appuntamento si espande, offrendo spunti di lettura che si distinguono per quantità e qualità.

D’altronde basta dare uno sguardo a ritroso di poche settimane per capire di cosa stiamo parlando, a quando abbiamo posto la nostra lente d’ingrandimento su “Una strada tranquilla”, “Brooklyn crime novel”, “A notte fonda” e “Venerdì pomeriggio” o ancora su “L’ultima falsità”, “L’amore è eterno finchè è cura”, “Fumo e ceneri” e “Un grido dall’ignoto”.

Quest’oggi il focus per quanto concerne i libri più interessanti della settimana prende in esame il consueto poker di novità di recente pubblicazione, tra le quali troviamo:

- “Veronika decide di morire”, di Paulo Coelho (La nave di Teseo)

- “Sweetpea: Non chiamarmi tesoro”, di C.J. Skuse (TimeCrime)

- “La sentenza”, di Christina Dalcher (Nord)

- “La donna della mansarda”, di Davide Longo (Einaudi)


VERONIKA DECIDE DI MORIRE, FOLLIA E SERENITÀ SI INTRECCIANO

Il primo volume del quartetto selezionato tra i libri più interessanti di questa settimana è sicuramente una lettura che possiamo definire “tosta”. Eventualmente anche togliendo le virgolette e mettendo la maiuscola all’inizio. Ed è una lettura che ci riporta indietro di oltre un quarto di secolo, considerando che si tratta della riedizione di un’opera datata 1998.

La nave di Teseo riporta sugli scaffali “Veronika decide di morire”, un libro firmato Paulo Coelho che, attraverso la finzione narrativa, parla anche un po’ di se stesso. Protagonista è Veronika, una giovane di ventiquattro anni che, nonostante non abbia particolari problemi nella sua vita, non è felice. E per questo prova a farla finita assumendo sonniferi. Un gesto che la vede poi costretta a un ricovero coatto in ospedale psichiatrico. Una parentesi che però porta in dote con sé delle sorprese inaspettate. Dalle amicizie con altri ospiti della struttura alle sedute con il dottore incaricato di seguirla, si innesca così un percorso di redenzione che prova a portarla fuori dal baratro in cui è precipitata.

Un libro che spinge a riflessioni importanti su più temi e aspetti della vita, dall’accezione di “follia” a quanto le norme sociali possano risultare castranti e capaci di generare gabbie concettuali. Ma è anche un libro catalizzatore di speranza per chi cerca la serenità e non sa dove cercarla: non esiste un “posto giusto” perché ogni posto potrebbe essere quello giusto.


SWEETPEA: NON CHIAMARMI TESORO, UNA RAGAZZA (MOLTO POCO) TRANQUILLA

Probabilmente per gli autori e le autrici di romanzi e affini è difficile proiettarsi nel futuro e immaginare la propria opera come fonte d’ispirazione per un film o una serie televisiva. Eppure c’è sicuramente, magari in fondo alla propria mente, la speranza che ciò accada. Poi, in quel caso, c’è da valutare quanto la trasposizione sia fedele all’opera originale. Fortunatamente non spetta a noi questo difficile compito, considerando che ci concentriamo sui volumi. Certo, dai quali – magari un giorno – potrebbero arrivare prodotti multimediali.

Come avvenuto proprio in tempi recenti con “Sweetpea: Non chiamarmi tesoro” di C.J. Skuse, pubblicato in Italia da TimeCrime, la cui serie dedicata – targata Sky e con Ella Purnell (Fallout) nel cast – ha debuttato nel Regno Unito nell’ottobre 2024. Anche in questo caso siamo di fronte a un successo letterario che torna dal passato, sebbene si tratti di un passato recente. Era il 2017 quando la scrittrice britannica arrivava in libreria con il primo capitolo di quella che poi sarebbe divenuta una serie (che conta cinque volumi).

Protagonista Rhiannon, una ragazza come tante altre, a patto di prescindere da un crimine famoso che ne ha segnato l’infanzia. E se non fosse per l’immancabile segreto che tiene ben celato. A fronte di comportamenti normalissimi – una relazione, un lavoro che non manca di portare frustrazione, amiche con cui vedersi per ascoltarne progetti di vita – ne ha anche di… “estremi”. Come la lista di persone da uccidere che stila, includendovi tutti quei profili verso cui potrebbe innescarsi una vendetta. E non parliamo di vendette a là Liam Neeson, considerando che i “crimini” di cui si sono macchiati sono tutt’al più sciocchezze su cui soprassedere agilmente. Ma quando sai che potenzialmente potresti farla franca, cosa ti fermerà? In copertina si legge “Bridget Jones incontra American Psycho”: la sintesi perfetta del contenuto che si trova all’interno di un racconto magnetico da cui è difficile staccarsi per contenuti e ritmo narrativo.



LA SENTENZA, LA LEGGE DEL TAGLIONE NEL TERZO MILLENNIO

Il mondo dell’editoria è costellato di romanzi che attingono all’ambito giuridico, con l’argomento che è stato sfruttato (narrativamente parlando) in tanti modi differenti. Eppure c’è sempre un nuovo modo per riuscire a inquadrare argomenti controversi, e questo volume inserito tra i libri più interessanti della settimana ne è la prova.

Ne “La sentenza” di Christina Dalcher, pubblicato in Italia da Nord, si parte da un concetto molto semplice. La legge è si uguale per tutti, ma va applicata nella giusta misura. Soprattutto quando si commina una condanna a un imputato. Un qualcosa che va fatto “oltre ogni ragionevole dubbio” e mai come in questo caso è meglio che non si facciano errori, considerando le ripercussioni che si potrebbero innescare. Nella storia della Dalcher si fa i conti con il “Remedies Act”, una sorta di “legge del taglione” per chiunque (Pubblico Ministero) abbia condannato a morte un innocente. Tra i fautori troviamo la procuratrice Justine Callaghan, fortissima sostenitrice della legge in questione. Ma cosa fare quando proprio tu, che hai voluto fortemente questa “misura”, scopri che, in un processo che ha portato a una condanna a morte, potresti aver commesso un errore?

Una storia che parla di legge, di etica e di morale, affrontando una tematica sempre fonte di dibattito ma lo fa con modalità che rendono il libro “digeribile” per tutti. Il merito probabilmente va anche al ritmo avvolgente della narrazione e alla costruzione dei personaggi convincente, così come alla capacità dell’autrice di restituire ai lettori sensazioni vivide, quasi i protagonisti fossero loro.


LA DONNA DELLA MANSARDA, LA NUOVA INDAGINE DI ARCADIPANE E BRAMARD

Chiudiamo la parentesi dedicata ai libri della settimana con una bella indagine all’italiana, che non guasta mai. E questo tanto sul fronte dei contenuti che per il fascino che una storia ambientata nella nostra penisola può offrire ai lettori.

E con “La donna della mansarda” di Davide Longo, pubblicato da Einaudi, è un po’ come riprendere le fila di un discorso ad ampio raggio, per quanto si tratti di una storia totalmente inedita. Questo lo si deve al fatto che si tratta di un racconto, il sesto, che si inserisce nel ciclo di libri dell’autore dedicati ad Antonio Arcadipane Corso Bramard. Due personaggi che nel corso del tempo hanno saputo creare un legame con i lettori. Tutto si sviluppa attorno la sparizione di una celebre artista, ritiratasi ormai dalle scene da diversi anni. Un caso di allontanamento volontario datato 2013, che quindi è stato ormai archiviato non essendoci i presupposti per procedere a indagini. C’è chi però non ci sta, come un’amica dell’artista in questione, convinta che quest’ultima sia stata assassinata.

E con queste premesse si innesca l’indagine del duo di personaggi di Longo, in una storia che miscela sapientemente gli ingredienti essenziali per tenere incollati alle pagine lettori e lettrici. E che rinnovano ancora una volta il tacito patto di fiducia tra l’autore e la sua fanbase, che va consolidandosi anno dopo anno e storia dopo storia.



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