I libri più interessanti della settimana, tra “Le passioni dell’anima”, “Tra poche ore è buio”, “La famiglia” e “L’intruso”

I libri più interessanti della settimana, tra “Le passioni dell’anima”, “Tra poche ore è buio”, “La famiglia” e “L’intruso” Photo Credit: “Le passioni dell’anima” di Raffaele Simone, La nave di Teseo
13 aprile 2025, ore 09:00
Viaggi e personaggi d’altri tempi e thriller mozzafiato tra Italia e resto d’Europa: una selezione come sempre eterogenea quella inclusa tra le letture più interessanti che troviamo tra le pubblicazioni recenti
Siamo in pieno weekend e, come ogni domenica, arriva il momento di fare il punto su quelli che sono i libri più interessanti della settimana. Un viaggio alla scoperta delle pubblicazioni più stuzzicanti che si sono posizionate recentemente sugli scaffali delle librerie, muovendosi tra generi e tipologie narrative molto diverse tra loro.
Uno spazio che negli ultimi appuntamenti ci ha permesso di porre sotto la lente “Preludio”, “Dimmi una cosa di te”, "Tre di notte" e “La scuola perduta”, o ancora “Sussurri”, “Il principe azzurro”, "12.47: Strage in fabbrica" e “Guerra alla camorra, assalto ai casalesi”.
Tra le novità che questa volta troviamo tra i libri più interessanti della settimana ci sono:
- Le passioni dell’anima, di Raffaele Simone
- Tra poche ore è buio, di Giovanni Pizzigoni
- La famiglia, di Jo Nesbo
- L’intruso, di Astrid Sodomka
LE PASSIONI DELL’ANIMA, AMBIZIONI E TORMENTI DEL FILOSOFO DEL COGITO ERGO SUM
Partiamo subito con una proposta narrativa di spessore che si affaccia su personaggi storici ed epoche passate che ritornano sotto i riflettori. Ne “Le passioni dell’anima” di Raffaele Simone, edito da La nave di Teseo, l’autore ha intrecciato abilmente la narrativa classica a quella del romanzo romanzo storico, in un mix sicuramente stuzzicante e che ingloba al suo interno anche altri elementi narrativi.
Siamo nel diciassettesimo secolo, precisamente nel 1649, e sotto l’occhio di bue ci finisce il filosofo francese René Descartes - meglio conosciuto da noi come Cartesio, celebre per il suo “cogito ergo sum” – un personaggio dalle tantissime sfumature culturali che cede alle lusinghe della giovane Cristina, regina di Svezia, che lo chiama a corte al suo cospetto impaziente di apprendere la materia filosofica da lui. Un viaggio non privo di pericoli e sicuramente non comodo quello del protagonista del libro, considerando le tempeste e i mari in burrasca che la nave su cui è imbarcato deve affrontare per arrivare a destinazione. Turbolenze che saranno solo l’antipasto di quelle che attenderanno poi Descartes una volta sbarcato.
Dopo un primo incontro, la regina perde il suo slancio e l’interesse, lasciando Descartes in un costante e precario equilibrio che lo vede restare lì, in perenne attesa di una nuova convocazione da parte della giovane coronata. Una situazione di tormento che viene raccontata mirabilmente da Simone, e che avvicina i lettori a un personaggio di cui, probabilmente, si è scalfita soltanto la superficie grazie ai libri di scuola.
TRA POCHE ORE È BUIO, LA SARDEGNA TRA DELITTI E FOLCLORE
Si cambia registro e si torna (più o meno) nella contemporaneità con la seconda delle proposte che troviamo tra i libri più interessanti della settimana. Più o meno, diceva la parentesi, perché “Tra poche ore è buio” di Giovanni Pizzigoni, edito da Mondadori, è un thriller che proietta i lettori nel recente passato, spostando le lancette indietro di trent’anni.
È il 1995, in una zona a sud della Sardegna. Un omicidio dalle tinte macabre sconvolge la quiete del posto. La vittima è un importante progettista della SERIN, azienda specializzata in idrocarburi che finanziariamente non naviga in buone acque. Il corpo è stato brutalizzato e lasciato in una posa che sembra lanciare un messaggio. Ma qual è questo messaggio?
È su queste premesse che, nel “fuggi fuggi” generale degli ospiti presenti all’interno del resort nei pressi del quale è avvenuto l’efferato delitto, si muovono i due personaggi principali della storia: un giovane reporter milanese e un tenente del ROS. Ognuno con i propri trascorsi e con i propri scheletri nell’armadio.
Una storia che unisce alle tinte thriller una fortissima componente intrecciata al folclore: il set dell’isola, legata alle sue tradizioni culturali e sociali, offre un’opportunità importante a Pizzigoni, che ne esplora in maniera interessante le diverse ramificazioni. Il tutto, ovviamente, con la giusta e doverosa dose di iperboli dettate dalla finzione narrativa.
LA FAMIGLIA, QUANDO L’IMPRENDITORIA RAGGIUNGE LIVELLI ESTREMI
Ci si sposta considerevolmente, in termini di latitudine, in vista della terza pubblicazione inclusa tra i libri più interessanti della settimana. Con “La famiglia” di Jo Nesbo, edito da Einaudi, si assiste a un plurimo ritorno sulla scena. Perché se da un lato troviamo il rientro sugli scaffali di uno degli autori europei più apprezzati degli ultimi tempi, dall’altro è una ricomparsa anche quella dei personaggi che prendono vita tra le pagine.
Parliamo di Carl e Roy Opgard, i due fratelli con cui i lettori hanno fatto la conoscenza già in occasione de “Il fratello” (Einaudi), romanzo datato 2020. E sono due fratelli che tornano prepotentemente sotto i riflettori. Un avverbio non usato a caso quello che fa riferimento alla prepotenza, considerando il successo ottenuto dai due fratelli nel corso del tempo proprio sfruttando metodi non proprio ortodossi. D’altronde parliamo di un successo che, spesso, non si ottiene rigando sempre dritto.
E questo romanzo ne offre un’ulteriore potenziale prova, considerando le nuove evoluzioni che riguardano il paesino di Os. Alcune novità, in termini di infrastrutture pronte a essere costruite, rischiano di compromettere gli sforzi finora compiuti dai due personaggi. Sforzi che, molto spesso, non sono stati compiuti entro i limiti della legalità.
Ed è con questo innesco che si accende un fuoco narrativo che divampa, tra dubbi e domande che spingono a indagare in direzioni pericolose e che rischiano di travolgere l’apparente tranquillità di un paesino del nord Europa. Un romanzo dalle tinte noir che avvolge e che non lascia il lettore fino all’ultima pagina.
L’INTRUSO, MASCHERE DI PERBENISMO PRONTE A CROLLARE
Chiudiamo il nostro appuntamento domenicale con i libri più interessanti della settimana con un’altra escursione letteraria che ci porta a spasso all’interno del vecchio continente. Con “L’intruso” di Astrid Sodomka, pubblicato da Edizioni le Assassine, ci spostiamo a Vienna, nel quartiere di Josefstadt. Una zona sostanzialmente agiata in cui, per intenderci, gli abitanti non sono costretti a fare calcoli millesimali dello stipendio per arrivare a fine mese.
Un posto in cui si può dire che la tranquillità regni sovrana, e in cui organizzare una festa di compleanno per un bambino è un evento accolto con piacere. Come quello che da l’innesco alla storia, che in pochissimo tempo però degenera. Sul terrazzo della casa viene infatti rinvenuto il corpo senza vita di un giovane di origine afghana, collaboratore dell’asilo frequentato da uno dei bambini. Un evento che destabilizza gli equilibri, e che tira in ballo anche l’argomento della xenofobia, considerando la pubblicazione della foto del cadavere all’interno di un gruppo social di estrema destra.
Si fanno sempre più lunghe le ombre su un sistema sociale che mira a mostrarsi perfetto, progressista e dalla forte solidarietà, con le indagini che metteranno in dubbio moltissime cose. Il tutto in una narrazione dalle tinte gialle coinvolgente e socialmente impegnata.