I libri più interessanti della settimana, tra “I dodici”, “Mimica”, “Un omicidio a Parigi” e “Misteri a Loch Down Abbey”

I libri più interessanti della settimana, tra “I dodici”, “Mimica”, “Un omicidio a Parigi” e “Misteri a Loch Down Abbey”

I libri più interessanti della settimana, tra “I dodici”, “Mimica”, “Un omicidio a Parigi” e “Misteri a Loch Down Abbey” Photo Credit: "Mimica" di Sebastian Fitzek, Fazi Darkside


Racconti che ritornano a distanza di una settimana, per alimentare la fame dei lettori, thriller europei e storie dal sapore classico che celebrano un genere che ha fatto la storia del genere giallo

Non esiste stagione o temperature che tengano: il fine settimana sulle pagine web di RTL 102.5 ha il suo consueto spazio dedicato al mondo dei libri pronto a rinnovare l’appuntamento con gli appassionati di letture. D’altronde siamo di fronte a un ecosistema che non conosce pause, con gli scaffali delle librerie che sono sempre pronti ad accogliere nuove proposte letterarie per stuzzicare l’appetito di chi ama calarsi in atmosfere dal gusto esotico. Anche nel pieno dell’estate italiana.

Un mondo dalle tantissime sfumature tutte differenti, come abbiamo avuto modo di vedere con “Il passaggio”, “Strani disegni”, “Terapia di gruppo per serial killer” e “Central park” o ancora con “Un perfetto casalingo”, “Più in là del nulla”, “Moon shot” e “Numero zero” nel corso delle ultime settimane.

Pacchetti di quattro letture a cui si uniscono altri quattro libri che arrivano direttamente dalle proposte più interessanti arrivate di recente sul mercato editoriale. Una lista in cui troviamo:

- "I dodici" di Justin Cronin (Fanucci Editore)

- "Mimica" di Sebastian Fitzek (Fazi Darkside)

- "Un omicidio a Parigi" di Matthew Blake (La nave di Teseo)

- "Misteri a Loch Down Abbey" di Beth Cowan-Erskine (Mondadori)


I DODICI, CONTINUA L’EPOPEA POST-APOCALITTICA DI JUSTIN CRONIN

Apriamo lo spazio dedicato alle letture più interessanti della settimana con un ritorno su queste pagine a sette giorni esatti dall'ultima volta in cui ne abbiamo parlato.

Il riferimento è per l'autore del libro, Justin Cronin, che ritroviamo in questa occasione con un libro direttamente collegato a quello su cui ci siamo precedentemente concentrati. Se la settimana scorsa vi abbiamo parlato de "Il passaggio", quest'oggi è il turno de "I dodici", curato nell'edizione italiana sempre da Fanucci Editore.

Cambia il plot narrativo ma non le atmosfere e lo scenario in cui si muoveranno i personaggi del racconto, costretti a confrontarsi con un mondo post-apocalittico ben poco accogliente, a seguito dell'esperimento governativo andato male di cui si è letto nel precedente "capitolo". In questa occasione l'autore gioca al rialzo, allargando ancor di più il range d'azione e introducendo nuovi personaggi. Come Lila, medico e in stato interessante che, nonostante il mondo si stia progressivamente sfaldando, nutre ottimismo per il futuro e per la creatura che porta in grembo. Oppure Kittridge, nome in codice "L'ultima resistenza di Denver" costretto però alla fuga e ora in viaggio in un mondo che prova costantemente a fargli la pelle. Infine April che, con il fratellino, ce la mette tutta per superare le avversità e confrontarsi con un mondo ostile. Tre personaggi le cui storie si intrecceranno nel corso della narrazione. Il come è tutto da scoprire, all'interno di un romanzo che arricchisce la lore del primo capitolo e si proietta ancora una volta in avanti in vista del terzo capitolo, destinato a coronare un viaggio narrativo dal giusto pathos.


MIMICA, QUANDO SI DICE “HAI LA VERITÀ SCRITTA IN FACCIA”

Cambiamo registro con il secondo dei libri più interessanti di questa settimana. Dalle atmosfere fosche dell'ecosistema post-apocalittico precedentemente citato ci spostiamo ora su quelle a tinte thriller di uno degli autori più interessanti del panorama tedesco, come sottolineato dai numeri fatti registrare dal suo ultimo libro: un milione e mezzo di copie vendute su suolo patrio.

Parliamo di Sebastian Fitzek, che grazie a Fazi Editore e alla label Darkside arriva in Italia con il suo "Mimica". Un racconto che gravita attorno alla mimica facciale, materia di competenza in cui Hannah Herbst è la più famosa esperta tedesca. Il suo compito? Leggere le persone dalle espressioni che si stampano sul loro volto: anche il cenno più impercettibile dice qualcosa a chi sa leggerlo nel modo giusto. Quando si suol dire "ce l'hai scritto in faccia", mai letterale quanto in questo caso. Un lavoro, il suo, che permette alla polizia di venire a capo di situazioni complesse. E non sono poche le condanne che sono passate proprio dal suo intervento.

Un giorno però si risveglia in una camera d'albergo, le mani legate e la memoria parzialmente andata a causa di un intervento chirurgico. Serve altro pepe? Con lei c'è un uomo sospettato di essere un killer. Ne volete ancora di più? Tra capo e collo le casca un caso difficile da districare: una donna sospettata (c'è una confessione in video a corredo) di aver brutalmente ucciso la propria famiglia, con l'eccezione del figlio più piccolo. È realmente colpa sua? E proverà a completare l'opera? Un racconto al cardiopalma che ruota anche e soprattutto attorno alla figura dell'assassina in questione. Non aggiungiamo altro, se non che vale la pena scoprirlo, tra le pagine di una storia in grado di tenere con il fiato sospeso.



UN OMICIDIO A PARIGI, UN VIAGGIO NEL TEMPO TRA RICORDI E MISTERI

Non ci allontaniamo dal genere appena trattato, perché la terza lettura inclusa tra i libri più interessanti di questa settimana ci porta ancora una volta a confronto con trame thriller pronte a tenere incollati alle pagine.

In "Un omicidio a Parigi" di Matthew Blake, pubblicato da La nave di Teseo, si torna indietro al 1945. Un periodo storico particolare, con la Seconda Guerra Mondiale che si è appena conclusa. E con il conseguente sfollamento dei campi di concentramento nazisti, che permette a tanti prigionieri qui rinchiuso di provare a riappropriarsi della propria vita. Per chi ritorna a Parigi c'è però anche un momento di "verifica", utile a controllare se tra loro si nasconde qualche collaborazionista. Un periodo di tre giorni da trascorrere nell'Hotel Lutetia, struttura di lusso convertita in dormitorio e preposta momentaneamente a tale scopo.

E proprio qui capitano Sophie e Josephine, che come gli altri e le altre attendono solo di poter tornare a casa dai propri affetti. Ma dalla stanza d’hotel numero 11 che condividono solo una ne uscirà viva. Arriviamo dunque ai giorni nostri, nel 2025, e troviamo una Josephine in profumo di centenario. Una vita lunga e costellata di soddisfazioni, considerando la carriera da pittrice che le ha dato un’invidiabile fama. Tornando al Lutetia confessa di aver commesso un omicidio molti anni addietro e di chiamarsi Sophie. È la realtà, oppure il cervello comincia a dare segni di cedimento facendo strani scherzi? Un racconto a base di ricordi che cattura l’attenzione del lettore e, con un sapiente uso dei “salti temporali”, ricostruisce pian piano gli eventi.


MISTERI A LOCH DOWN ABBEY, IL GIALLO A LÀ AGATHA CHRISTIE

L’ultimo giro tra gli scaffali delle librerie alla scoperta delle novità più interessanti della settimana ci porta ancora una volta a viaggiare nel tempo. Per quanto, questa volta, ci ponga di fronte a un racconto a tinte gialle che gode di un fascino particolare anche grazie alla sua geolocalizzazione.

Con “Misteri a Loch Down Abbey” di Beth Cowan-Erskine, edito da Mondadori, si torna indietro agli anni ’30, con il libro che ci porta proprio all’interno dell’Abbazia di Loch Down, ora divenuta un albergo di lusso, che da il titolo all’opera. Una struttura dall’indiscutibile fascino storico e che dona un’atmosfera unica a eventi come il ballo scozzese che… apre le danze della narrazione. Un avvenimento che immancabilmente richiama un gran numero di invitati, tra i quali non mancano membri indesiderati come quelli della famiglia Ogilvy-Sinclair, che in quell’Abbazia ci hanno abitato per innumerevoli generazioni. Alla governante, la signora MacBain, l’ingrato compito di ottimizzare l’assegnazione delle stanze in modo da far filare tutto liscio senza che si inneschino litigi che minino la tranquillità di tutti durante l’aperitivo. Ma la storia è destinata a prendere una piega ben differente, con gli eventuali tafferugli verbali che sarebbero stati il male minore.

All’alba, dopo i consueti bagordi tipici di una festa, viene ritrovato un cadavere in biblioteca. L’innesco perfetto di un’indagine capace di tenere incollati alle pagine, alla ricerca di un movente e dell’assassino di turno. Con l’aggiunta dell’ulteriore difficoltà del più tipico degli omicidi “da stanza chiusa” a là Agatha Christie. Una lettura che richiama alla memoria i classici del genere e che rappresenta un’ottima compagna di viaggio da tenere in borsa durante le vacanze estive per chi volesse spremere le meningi nella ricerca di una soluzione all’enigma.



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