Harry Styles, A 14 anni facevo il panettiere

Harry Styles: "A 14 anni facevo il panettiere"

Harry Styles: "A 14 anni facevo il panettiere"


La star della musica presto in Italia per concerti con il disco omonimo "Harry Styles" si racconta a Vanity Fair

Torna Harry Styles in tour da settembre con tre date in Italia: Unipol Arena di Bologna il 4 aprile e due a Milano il 10 novembre all’Alcatraz e il 2 aprile 2018 al Forum di Assago. Esce “Sign of the Times” e Harry automaticamente scala le classifiche il giorno stesso in 84 Paesi. Rimane al primo posto in America, Inghilterra, Canada, Australia, Olanda, Belgio e Irlanda, con il secondo posto in Italia. Il debutto dopo i “One Direction”, la boy-band più famosa di tutti i tempi. L’album, registrato in Giamaica in due mesi dell’estate 2016, è ispirato al rock degli anni sessanta e settanta, in particolare a Harry Nilsson. Il contenuto racconta la sua storia, con testi pieni di rimpianti, amore e cuori frantumati. L’artista, infatti, racconta durante un’intervista a Vanity Fair di una donna, con un “ruolo fondamentale” nell’album.
Kendall Jenner, la modella di fama mondiale? Harry ha avuto un rapporto instabile con lei da due anni. La star vorrebbe mettere in chiaro però che Kendall non è la protagonista: “Non mi sembra che il disco sia un tributo romantico a una persona. E’ più su di me che su chiunque altro”. Harry racconta anche dell’album come una creazione speciale: “Volevo davvero che fosse sincera, senza cambiare le parole. Registrare questo album mi ha regalato uno dei periodi più belli della mia vita. Ma quando è uscito mi sono sentito vulnerabile, come non mi era mai successo”. Le accuse di essere bisessuale del dj Nick Grimshaw della BBC non vietano all’artista di avere rapporti con Taylor Swift nel 2012. La Swift scrive due canzoni per lui, “Out of the Woods” e “Style” ma, quando gli viene chiesto di essere mai stato innamorato, Harry non sa rispondere: “Non so. Non so come si capisce, quindi è difficile rispondere, no?”.

Il cantante parla della sua vita quotidiana, e di come segue una routine giornaliera. Alla sera, per esempio, manda una mail a se stesso con un elenco di impegni per il giorno dopo. Sente il bisogno di dover organizzare la giornata, come quando faceva parte degli One Direction, dove era pianificato ogni loro istante. “Io adoro la routine. Quando sei piccolo è tutto programmato: svegliarsi a una certa ora, colazione, scuola. E quando finisce è dura capire cosa fare con te stesso”.

L’artista racconta anche di Gemma, sua sorella, e del divorzio dei suoi genitori all’età di 7 anni. Nonostante la separazione dei suoi, Harry mantiene buoni rapporti con entrambi e parla con sua mamma al telefono tutti i giorni. Ha passato le sue giornate nel pub di sua madre per quattro anni, fino a quando raggiunge l’età di 14 anni e si sveglia alle 5 del mattino per lavorare nella panetteria locale. Il suo sogno però era di diventare fisioterapista, che si frantuma dopo la creazione dei ‘White Eskimo’ la band composta da lui e i suoi compagni di classe. Harry racconta le sue esperienze prima di sapere ciò che sarebbe diventato: “Ero nervosissimo prima di salire sul palco, ma quella sensazione di avere tutti gli occhi addosso mentre fai qualcosa che ti piace mi emozionava”. La carriera con un guadagno di 46 milioni di euro all’anno e 30 milioni di follower su Twitter nasce nel 2010, quando il giudice di X Factor Simon Cowell raggruppa cinque ragazzi solisti, creando la futura band mondiale. Prende una ‘pausa indefinita’ dal gruppo, “lavoriamo tutti un sacco, ma ci vediamo, usciamo insieme”, racconta Harry. Oltre a registrare il nuovo disco intitolato “Harry Styles”, il cantante recita nel film “Dunkirk”, un film di Christopher Nolan nei cinema dal 31 agosto.


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