Guerra, missili sul un ospedale in Israele. Colpito sito nucleare in Iran. Putin mette in guardia gli Usa "Non intervenite"

Guerra, missili sul un ospedale in Israele. Colpito sito nucleare in Iran. Putin mette in guardia gli Usa "Non intervenite" Photo Credit: fotogramma
19 giugno 2025, ore 16:30
A sette giorni dall'inizio della guerra, il conflitto rischia di allargarsi oltre la regione mediorientale. Trump firma il piano d'attacco, ma attende a dare l'ok. Cina e Russia chiedono di negoziare
A una settimana del terzo pezzetto di guerra mondiale, come viene definita dagli esperti, quella tra Iran e Israele assume contorni sempre più preoccupanti, con la minaccia di allargarsi oltreoceano.
COLPITI SITI NUCLEARI E OSPEDALI
Continuano gli attacchi e lo scambio di missili tra le due potenze mediorientali. Il reattore ad acqua pesante di Arak in Iran è stato colpito dai caccia israeliani. L’Aiea, Agenzia internazionale per l'energia atomica ha precisato che non ci sono effetti radiologici, perché il reattore non era operativo e non conteneva materiale nucleare. Nella notte le forze israeliane avevano diffuso un messaggio in farsi avvertendo la popolazione di spostarsi dall'area. Intanto, un missile balistico iraniano ha colpito il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele, provocando gravi danni, con il rischio di crolli e fuoriuscita di sostanze tossiche. Evacuati personale e pazienti. Il premier israeliano
ELIMINARE KHAMENEI ‘POSSIBILE’
Netanyahu ha attraccato 'tiranni terroristi!’. ‘Tutte le opzioni sono aperte'. Ha detto il premier israeliano, in visita all'ospedale colpito, in risposta alla domanda se pensa che sia il momento per eliminare la Guida suprema iraniana Ali Khamenei. Riguardo alla partecipazione degli Stati Uniti agli attacchi in Iran, il primo ministro ha affermato che 'dipende da Trump, lui conosce il gioco'. Sul rovesciamento del regime degli ayatollah, Netanyahu ha affermato che '2.500 anni fa Ciro liberò il popolo ebraico, ora il popolo ebraico sta aiutando il popolo persiano a liberarsi'. ‘Non siamo così spregevoli da usare gli ospedali come basi militari’, sostengono le forze armate di Tel aviv. Il ministro della difesa dello Stato ebraico Israel Katz minaccia la guida suprema iraniana: "Un dittatore come Khamenei non può continuare a esistere''.
IL ‘FESSO’ PRESIDENTE AMERICANO
La guida Suprema Khamenei ha dichiarato che l’intervento americano sottolinea la debolezza del ‘regime sionista’. Il ministro degli esteri Araghchi ha sostenuto che l’ospedale colpito in Israele ha subito solo piccoli danni, ha anche sottolineato che ‘l'edificio è usato soprattutto per curare i soldati israeliani coinvolti nel genocidio a Gaza 40 chilometri più in là, dove Israele ha distrutto o danneggiato il 94% degli ospedali palestinesi". "Il governo criminale americano e il suo fesso presidente devono sapere con certezza che se agiranno contro l'Iran, faranno i conti con una risposta dura". E' la minaccia che arriva dal Consiglio dei Guardiani, potente istituzione che in Iran partecipa al processo decisionale nella Repubblica Islamica. ‘Il presidente Trump andrà incontro a "una morte umiliante" se gli Usa si uniranno a Israele, è l’avvertimento lanciato dallo staff dell’ex presidente dell’Iran Raisi. Il Leader americano avrebbe dato l’ok ai piani di attacco, ma, secondo il Wall Street Journal, attende per vedere se Teheran abbandonerà il suo programma nucleare.
MOSCA E CINA
Intanto, Mosca avverte gli Usa: 'Un intervento militare in Iran sarebbe un passo estremamente pericoloso con conseguenze imprevedibili', ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Zakharova. ‘La comunità internazionale, in particolare "le grandi potenze che esercitano un'influenza particolare sulle parti in conflitto", dovrebbe impegnarsi per calmare la situazione, invece di fare "il contrario". E' quanto ha detto il presidente cinese Xi Jinping nella telefonata avuta con l'omologo russo Vladimir Putin, incentrata sul conflitto Israele-Iran e la crisi del Medio Oriente, in un riferimento che appare tarato agli Stati Uniti e alle sue relazioni speciali con Israele. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha aggiunto Xi nel resoconto dell'agenzia statale Xinhua, "dovrebbe svolgere un ruolo più incisivo in tal senso". Pechino esorta "tutte le parti in conflitto, in particolare Israele, a cessare le ostilità il prima possibile"
HORMUZ, LA CHIUSURA MINACCIATA
E mentre tutto questo accade, Teheran sta prendendo in considerazione la chiusura dello Stretto di Hormuz come rappresaglia per l'attacco israeliano. Il passaggio è fondamentale per il transito delle petroliere verso l’Europa -attraverso lo Stretto transita il 30% dell’oro nero- il blocco provocherebbe un aumento vertiginoso dei prezzi della benzina.