Graziano Mesina malato terminale: scarcerato per le gravi condizioni di salute

Graziano Mesina malato terminale: scarcerato per le gravi condizioni di salute

Graziano Mesina malato terminale: scarcerato per le gravi condizioni di salute


11 aprile 2025, ore 15:45

L’ex bandito sardo è ora al San Paolo di Milano

Graziano Mesina, noto come l’ex primula rossa del banditismo sardo, è stato scarcerato a causa delle sue gravi condizioni di salute. L'uomo, detenuto da due anni nel carcere di Opera, è attualmente ricoverato nel reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano, dove gli è stata diagnosticata una patologia oncologica in fase terminale.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta presentata dai suoi legali, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier, disponendo il differimento della pena e la detenzione domiciliare in ospedale. Le avvocate hanno spiegato che le condizioni di Mesina erano già da tempo compromesse, ma negli ultimi due mesi sono peggiorate drasticamente.

Secondo quanto riferito, l’ex latitante ha perso completamente l'autonomia: non riesce più a camminare, non si alimenta, non parla e fatica a riconoscere le persone. Nonostante la gravità della malattia, incurabile e in fase avanzata, gli sarebbe stato negato il trasferimento in un reparto oncologico di un altro ospedale per ottenere un secondo parere medico.

Le legali hanno inoltre denunciato come le ripetute richieste di trasferimento in un carcere sardo, che avrebbe permesso a Mesina di ricevere assistenza e conforto dai familiari, siano sempre state respinte. Dopo averlo visitato in carcere, constatando un quadro clinico ormai disperato, le due avvocate hanno ribadito l’urgenza di un trasferimento in Sardegna, sottolineando che ogni ulteriore ritardo potrebbe rendere impossibile affrontare il viaggio.

CHI È MESINA

Nel 2013, all'età di 71 anni, Mesina viene arrestato con l’accusa di essere il leader di un’organizzazione criminale sarda coinvolta nel traffico internazionale di droga e nei sequestri di persona. Nel 2018, la Corte d’Appello di Cagliari lo condanna a 30 anni di carcere. Già in precedenza, nel 2016, aveva perso il beneficio della grazia che gli era stata concessa anni prima dal Presidente della Repubblica Cossiga.

Nel 2019, a causa della scadenza dei termini di custodia cautelare, viene rilasciato. Tuttavia, nel 2020, quando i carabinieri si presentano per eseguire l’ordine di arresto emesso dopo la sentenza definitiva della Cassazione, Mesina risulta irreperibile. Inserito nella lista dei latitanti più pericolosi, viene infine individuato nel 2022 a Desulo e condotto nel carcere di Opera.


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