Governo, Urso contro il Commissario Montalbano: “Lettera di minacce a mia moglie. Fila superata? Decide la scorta”

Governo, Urso contro il Commissario Montalbano: “Lettera di minacce a mia moglie. Fila superata? Decide la scorta” Photo Credit: Agenzia Fotogramma
16 luglio 2025, ore 15:39
Polemiche dopo la denuncia sui social dell'attore Luca Zingaretti, anche lui in partenza da Fiumicino. Per il leader di Azione Carlo Calenda “la vicenda non ha nulla a che fare con la sicurezza. E' semplicemente una questione di cafonaggine e prepotenza”
"Vista la rilevanza da lei attribuita al video di Zingaretti in merito al fatto che ho deciso di accompagnare mia moglie e mio figlio sino al check-in per la consegna dei bagagli, prima di recarmi al Ministero, sono costretto a rivelarle che, in data 27 ottobre 2023, è giunta al Mimit una lettera minatoria con due proiettili in cui si faceva esplicito riferimento alla possibilità di colpire mia moglie, se non avessi cambiato atteggiamento in riferimento alle mie attività istituzionali sulle procedure di golden power che, come noto, sono coperte da riservatezza".
Le polemiche
Risponde così alle polemiche di queste ore il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo URSO, in una lettera indirizzata al direttore di Repubblica, Mario Orfeo. Il tutto nasce dalla denuncia sui social dell'attore Luca Zingaretti, sul fatto che la "moglie di un politico" aveva saltato la fila al check in a Fiumicino, con l'aiuto della scorta. "Nello specifico - spiega URSO - la lettera minatoria faceva riferimento a decisioni precedentemente assunte, sostenendo di conoscere luoghi di residenza e abitualmente frequentati, nonché altri inquietanti elementi che mi hanno imposto di non rendere pubblica la denuncia, che subito feci al Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per consentire all'autorità giudiziaria di compiere i dovuti accertamenti. Anche per questo io e mia moglie abbiamo deciso di mantenere una particolare discrezione e cautela. Mi auguro che lei comprenda".
L’intervista
Nella lettera, il ministro torna sull'intervista uscita questa mattina sull'edizione cartacea del quotidiano: "Caro Direttore, non è corretto affermare che non abbia risposto alla domanda se ritenevo giusto scavalcare la fila, perché la risposta era già contenuta nell'affermazione precedente in cui evidenziavo che 'è compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza', la quale deve decidere in totale autonomia".
La vicenda
La vicenda insomma sembra arricchirsi di ora in ora di nuovi particolari. Ma tutto nasce da ieri e dall’aeroporto di Fiumicino: imbarco per il volo diretto ad Olbia. La moglie di un politico nazionale passa davanti a tutti, con la scorta, un video su Instagram dell’attore e regista Luca Zingaretti, fratello di Nicola, europarlamentare del Pd, denuncia il fatto, e in un attimo le immagini diventano virali. Decine di migliaia di commenti sui social, pro e contro il post del ‘Commissario Montalbano’. E dopo qualche ora si viene a sapere l’identità, si tratta della moglie del ministro Urso, Olga Sokhnenko, ucraina. Il ministro allora conferma alla stampa di aver accompagnato moglie e figlio, quindi spiega che è compito della scorta la valutazione delle condizioni di sicurezza», e si dispiace se ha recato disagio ad altri, perché non è nel suo stile. Ma la polemica non si placa, e lui, come anticipato, rivela come la moglie sia stata minacciata ad ottobre 2023, a causa della sua attività ministeriale. Parole che però non scrivono la parola fine sul caso, l’opposizione attacca.
L’opposizione
“Quindi, cosa farà Fratelli d’Italia adesso? Procederà con la stessa solerzia del 2020 quando, per attaccare il presidente Conte, presentò un esposto in Procura diffondendo fake news sull’uso della scorta da parte di Olivia Paladino?”. Così fonti M5S sul caso. “Pur di attaccare Conte nel pieno della pandemia Giorgia Meloni inventò di sana pianta un caso poi smentito dal Viminale e archiviato dal Tribunale dei ministri. Che farà dunque il partito di Meloni?”, si chiedono dal partito pentastellato. Per il leader di Azione Carlo Calenda "Toppa peggio del buco. Ho avuto la scorta quando ero Ministro. Mia moglie è salita sulla macchina di servizio due volte in 5 anni in occasione di pranzi ufficiali. Far saltare la fila del check in all'aeroporto alla propria famiglia nulla ha a che fare con la sicurezza. E' semplicemente cafonaggine e prepotenza. E dirlo con chiarezza non è populismo ma doverosa presa d'atto che questi comportamenti finiscono per ricadere sulla reputazione della classe politica nella sua totalità". Secondo Angelo Bonelli parlamentare Avs e co-portavoce di Europa Verde "Quanto accaduto ieri all'aeroporto di Fiumicino è grave. Un politico che fa saltare la fila per accompagnare la moglie e il figlio in partenza è già un atto di arroganza e maleducazione. Ma se quel politico è anche un ministro della Repubblica, e lo fa per accompagnare moglie e figlio con l'auto blu e la scorta di stato, allora siamo davanti a un uso improprio dei mezzi dello Stato. Il protagonista di questo comportamento è il ministro Adolfo Urso. Non un cittadino qualunque, ma un esponente di governo che ha l'obbligo di dare l'esempio, non di abusare del proprio ruolo per fini personali. In Europa ci sono ministri che si sono dimessi per aver copiato una tesi di laurea. In Italia, invece, c'è chi si ritiene al di sopra di tutto e tutti". "Ho letto vagamente e non conosco la vicenda nel merito. Al di là di questa, Urso ne combina una al giorno. Il carrello della spesa, l'Ilva, Industria 5.0.... Urso deve andare a casa per i suoi clamorosi insuccessi ministeriali, indipendentemente dalla moglie. Prima va a casa e prima il Paese riparte". Così Matteo Renzi, leader Iv.