Governo, Tajani: "Basta carneficina a Gaza, l’Italia valuterà le sanzioni dell’Unione europea ad Israele"

Governo, Tajani: "Basta carneficina a Gaza, l’Italia valuterà le sanzioni dell’Unione europea ad Israele" Photo Credit: AnsaFoto.it/Fabio Cimaglia
11 settembre 2025, ore 15:00
Tutto quando arriva il sì del Parlamento europeo ad una risoluzione che invita i Paesi dell’Europa a riconoscere lo Stato di Palestina: 305 voti a favore, 131 contrari, e 122 astenuti. A Strasburgo maggioranza ed opposizioni italiane spaccate sul testo finale
Dal conflitto in Medio Oriente alla guerra in Ucraina, passando per le tensioni in Polonia e il sostegno ai cittadini italiani all'estero. Nell'informativa in Parlamento, il ministro degli Esteri Antonio TAJANI ha ribadito i punti fermi della politica estera italiana, tra condanna delle violenze, iniziative umanitarie e necessità di mantenere aperti i canali diplomatici.
Medio Oriente
Sul fronte di Gaza, TAJANI ha denunciato con forza le scelte di Israele: "Quello che accade nella Striscia è sempre più inaccettabile, siamo fermamente contrari al piano israeliano di occupazione e al trasferimento forzato dei gazawi. Hamas ha la responsabilità di aver scatenato tutto con un insensato atto di terrorismo, ma da tempo le scelte di Netanyahu sono andate ben oltre la risposta proporzionata: questa carneficina deve finire subito". Il titolare della Farnesina ha quindi ammonito contro nuovi ostacoli al processo politico: "Auspichiamo che quanto avvenuto a Doha" ovvero l'attentato ai mediatori di Hamas riuniti per esaminare il piano di pace degli Usa, "non offra il pretesto a chi voglia far saltare il banco. Il nostro obiettivo è rilanciare il percorso verso i due Stati, ma riconoscere uno Stato senza basi concrete non porterebbe risultati". In ogni caso "la violazione della sovranità del Qatar è inaccettabile", ha detto, sottolineando la necessità di mantenere un dialogo serrato con Israele "proprio per fare pressione e garantire la riapertura dei canali umanitari".
Flotilla
Il ministro ha poi affrontato la questione della Global Sumud Flotilla, a cui partecipano 58 italiani: "Garantiremo assistenza diplomatica e consolare come sempre, ma avvalersi dei canali ufficiali eviterebbe di esporre i partecipanti a rischi. L'Italia è in prima linea per portare tutti gli aiuti possibili a Gaza". Accanto all'azione politica, TAJANI ha ricordato le iniziative concrete già messe in campo: dall'accoglienza di 181 bambini palestinesi negli ospedali italiani alle tonnellate di aiuti inviati. "Sono numeri che fanno dell'Italia il primo Paese al mondo per operazioni sanitarie da Gaza, insieme a Turchia, Emirati, Qatar ed Egitto", ha rivendicato. Resta però il no al riconoscimento ora della Palestina, e rimane sul campo anche uno scontro durissimo con i 5S, che hanno definito il ministro 'influencer prezzolato di Israele' e lui che replica parlando di un'infamia.
Ucraina
Ampio spazio è stato riservato anche alla guerra in Ucraina. "Non è all'ordine del giorno l'ipotesi di inviare militari italiani - ha chiarito TAJANI - se non eventualmente, una volta cessate le ostilità, per compiti di monitoraggio". Un richiamo infine alle tensioni sul fronte orientale della Nato, dopo l'incursione russa nello spazio aereo polacco: "È un fatto gravissimo e inaccettabile - ha detto - e abbiamo ribadito a Varsavia il nostro pieno sostegno. Iniziative come queste sono in palese contraddizione con il percorso diplomatico che sembrava intrapreso da Mosca".
Il PE
Intanto il Parlamento Europeo ha approvato a maggioranza, per la prima volta dall'inizio della guerra scatenata da Israele come rappresaglia ai massacri perpetrati da Hamas il 7 ottobre 2023, una risoluzione sulla materia, presentata dai gruppi S&D, Verdi e Renew. Il titolo della risoluzione è "Gaza al limite: l'azione dell'Ue per combattere la carestia, l'urgente necessità di liberare gli ostaggi e procedere verso una soluzione a due Stati". Il testo è passato a Strasburgo con 305 voti favorevoli, 151 contrari e 122 astenuti. Tra l'altro nella risoluzione il Parlamento "invita gli Stati membri a valutare la possibilità di riconoscere lo Stato di Palestina, nell'intento di realizzare la soluzione dei due Stati". Maggioranza e opposizioni italiane spaccate nel voto sul testo finale della risoluzione dell'Eurocamera su Gaza. Gli alleati di governo hanno votato in tre modi diversi: favorevole alla risoluzione Forza Italia, astenuta Fratelli d'Italia, contraria la Lega. Ma anche il campo largo è finito per dividersi sulla risoluzione, complice, soprattutto l'eliminazione della parola genocidio dal testo finale. Il Pd ha votato a favore della risoluzione, contrario il Movimento Cinque Stelle. Leoluca Orlando, unico dei Verdi italiani presente al voto, ha votato anche lui no. Sul fronte Sinistra Italiana dai tabulati risulta astenuta Ilaria Salis.