
Gli sviluppi del duplice omicidio di Villa Pamphili, Kaufman ha molti precedenti , ancora misteriosi i finanziamenti per i film Photo Credit: agenzia ipa
23 giugno 2025, ore 19:00
Il 3 giugno l'uomo la compagna e la figlioletta erano da Starbucks a piazza San Silvestro, quando Kaufman fu ferito in una lite da uno sconosciuto
Il sedicente Rexal Ford, Francis Kaufmann, il 3 giugno scorso fu protagonista di un violento alterco , allo Starbucks di piazza San Silvestro, in centro a Roma, mentre si trovava in compagnia di Anastasia Trofimova, e della figlia Andromeda, di 11 mesi, trovate morte il 7 giugno a Villa Pamphili. Il dato emerge da un'informativa dei carabinieri, intervenuti sul posto, e trasmessa in Procura, dalla quale si apprende che quel giorno erano ancora vive la compagna dell'americano.Il titolare del bar ha riferito che il 46enne americano era stato colpito da una persona, che non è stata identificata, e che quando è arrivato ha visto Kaufmann a terra, sporco di sangue, con in testa un cerotto per una ferita precedente. Accanto a lui c'erano la 28enne russa e la figlia. L'americano si è poi alzato e con compagna e figlia è andato via in direzione di piazza del Popolo senza attendere l'arrivo del 118 e delle forze dell'ordine. ''Ho chiesto ad un mio dipendente di allertare alcuni agenti di polizia presenti in Largo Chigi, a poca distanza, per fermare l'uomo ma risposero dicendo che erano impegnati in altra attività e non potevano abbandonare la posizione. Ricordo che l'aggredito aveva già un cerotto su una tempia'', ha riferito il titolare.
La testimonianza della sorella
Mio fratello è un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più. Mi aveva scritto pochi giorni prima di quello che ha fatto, dicendomi che la compagna lo aveva lasciato. È uno psicopatico". Lo afferma, in un'intervista a 'la Repubblica', Penelope Kaufman, sorella di Francis Charles Kaufman, in carcere in Grecia.
Secondo Penelope Kaufman il fratello Francis "è un manipolatore, sarebbe capace di venderti i tuoi stessi vestiti. È sempre stato geniale, il più bello di tutti. Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata. È un violento, soprattutto quando beve o si droga. Gli si azzera il cervello, non gestisce la rabbia. Diventa un mostro". La sorella dell'uomo sostiene che non era un regista "ma sapeva muoversi in quel mondo. Conosceva il cinema, si era anche laureato in film production. Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l'ho mai visto". La Coevolutions di Roma che ha affiancato l’uomo di villa Pamphili per strappare al ministero 863 mila euro destinati a un film inesistente, quell’anno ha moltiplicato il suo bilancio grazie al tax credit e al sostegno al cinema. Ma quasi tutte le produzioni finanziate sono restate lettera morta.La società a cui si è appoggiato l’indagato per duplice omicidio , l’uomo al centro delle indagini sugli orribili delitti di villa Pamphili, è la sola cosa esistente e reale della pratica inviata alla direzione cinema del Ministero della cultura in base alla quale è stato concesso (e poi scontato presso una banca) un tax credit da 863.595 euro. La società è italiana, si chiama Coevolution srl, ed è controllata al 100% dall’imprenditore romano Marco Perotti. Ha un sito internet, una sede legale e anche operativa dove però la società in questo momento non risulta esserci, e un numero di telefono a cui però risponde il centralino di Cinecittà studios di Roma dove nessuno sa chi sia Perotti e cosa sia Coevolutions srl.
Le tracce precedenti
"Sapevamo che era un violento, ma non avremmo mai pensato, nemmeno in dieci milioni di anni, che avrebbe potuto fare male a una bambina. Non esiste un crimine più basso. Noi siamo distrutti, chiediamo scusa all'Italia e alla famiglia di Anastasia. Mio fratello è un mostro".Intanto si cerca l’appartamento dove la madre e la figlia trovate morte a Villa Pamphili avrebbero vissuto con il presunto killer dopo il loro arrivo a Roma, da Malta. Gli inquirenti ipotizzano che l’alloggio non fosse stato regolarmente registrato e che il proprietario, temendo sanzioni o accuse di favoreggiamento, abbia scelto il silenzio. Secondo i pm della procura di Roma, Francesco Cascini e Antonio Verdi, si tratta di un duplice omicidio con un solo indagato. Francis Kaufmann, arrestato in Grecia sull’isola di Skiathos, è attualmente nel carcere di Larissa in attesa dell’estradizione. Non è escluso che una delegazione italiana si rechi presto in Grecia, qualora l’estradizione dovesse subire ulteriori ritardi. Intanto, emergono dettagli sempre più sinistri sul passato di Kaufaman. Il suo certificato penale parla di cinque arresti per aggressione e violenza domestica, oltre a una condanna a 120 giorni per aggressione con un’arma catalogata negli Usa come 'letale'.