Gli omicidi dei tarocchi, un giallo tra misteri, esoterismo e logica: l’autrice Barbara Baraldi ci racconta i retroscena

Gli omicidi dei tarocchi, un giallo tra misteri, esoterismo e logica: l’autrice Barbara Baraldi ci racconta i retroscena Photo Credit: “Gli omicidi dei tarocchi” di Barbara Baraldi, Giunti
06 settembre 2025, ore 08:00
Un racconto che, tra le vie di Trieste, mette in primo piano un mazzo di tarocchi, che sembra essere il cardine intorno cui ruotano una serie di misteriosi omicidi
Il sabato di questo fine settimana, possiamo dirlo, si ammanta di un’atmosfera onirica. Da un lato, alle nostre spalle, c’è il periodo estivo che ormai – con anche il Power Hits Estate 2025 di RTL 102.5 il Future Hits Live 2025 di Radio Zeta archiviati questa stessa settimana – ci fa ciao con la manina. Dinanzi a noi si parano gli impegni consueti, tra lavoro, scuola, attività sportive e chi più ne ha più ne metta. Nel mezzo questo sabato e questo weekend, una sospensione tra passato e futuro che va vissuta in toto nel presente.
E allora perché non approfittarne per attrezzarsi con un buon libro? Il sabato e la domenica, da queste parti, vedono una concentrazione di contenuti dedicati proprio al mondo dell’editoria. Da un lato i libri più interessanti della settimana, con le più interessanti novità approdate di recente sugli scaffali. Dall’altro le interviste ad autori e ad autrici, come nel caso di “Morte di un Dio” di Emanuela Valentini o di “L’ordine del drago” di Gigi Paoli.
Torna anche questa settimana il consueto spazio degli approfondimenti dedicato al mondo dei libri, in cui sono le voci di autori e autrici a raccontarci i retroscena dei loro libri. Quest’oggi il focus è su “Gli omicidi dei tarocchi”, volume che porta la firma di Barbara Baraldi e pubblicato da Giunti.
GLI OMICIDI DEI TAROCCHI, DUE SORELLE E UN MISTERO DALLE TINTE ESOTERICHE
Ciao Barbara, come faccio di solito non perdo tempo e ti lascio subito la parola per le presentazioni: cosa troviamo ne "Gli omicidi dei tarocchi"?
“Due sorelle molto diverse: Emma, commissaria pragmatica e razionale, Maia empatica e dal temperamento artistico. Un presunto serial killer sta lasciando sulle scene degli omicidi delle carte dei tarocchi, ma non sono carte qualunque: appartengono al mazzo realizzato a mano da Maia, un esemplare unico… che però lei ha distrutto, bruciandolo, in seguito a un avvenimento traumatico. Come quelle carte siano finite sulle scene del crimine è un mistero che costringe le due sorelle a tornare a confrontarsi dopo anni di incomprensioni. Sullo sfondo, una Trieste come luogo liminale, di confine, e alcuni personaggi dell’alta borghesia, ognuno dei quali nasconde (almeno) un segreto.”
Ecco, partiamo muovendoci verso diversi argomenti che hai evidenziato nell'introduzione. La storia si sviluppa attraverso i due punti di vista diametralmente opposti - per modo di essere e attitudine - delle sorelle protagoniste del racconto. Come mai la scelta di questo dualismo?
“Mi interessava raccontare due differenti approcci all’investigazione, che si adattano al carattere e allo stile di vita delle due protagoniste: Il metodo deduttivo di Emma, con la ricerca degli indizi e delle testimonianze tipico dei classici del mystery di Conan Doyle o di Agatha Christie, di cui sono grande appassionata, e il metodo intuitivo di Maia, tramite la lettura dei tarocchi e l’”esercizio” di quella che Jung definisce sincronicità. Niente a che fare, dunque, con la divinazione o la previsione del futuro: mi sono affidata all’approccio di Jodorowsky all’interpretazione dei tarocchi, in chiave psicanalitica, come strumento dell’esplorazione dell’inconscio. Gli arcani, dopotutto, sono figure archetipiche. Ragione e istinto, insomma. Entrambe le linee di indagine concorrono alla risoluzione del mistero.”
Anche la scelta dello scenario ha un suo peso specifico nell'economia di una storia. Com'è nata l'idea di muovere le narrazioni a Trieste e dintorni?
“Svevo la chiamava la “città del vento”. Per Umberto Saba: “Trieste ha una scontrosa grazia. Se piace, è come un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore”. È una città letteraria, misteriosa, che mi ha affascinato sin dalla prima volta che l’ho visitata. È anche una città di confine, e ciò che avviene dall’”altra parte” di un confine è sempre ammantato di mistero.”
UNA MATERIA COMPLESSA ALLA PORTATA DI TUTTI
Spostiamoci ora sul fil rouge che fa da collante alla storia. È stato complicato prendere un argomento - o una materia - come i tarocchi e costruirci attorno una narrazione digeribile anche per chi non mastica il tema?
“Dedico molta attenzione alla fase di documentazione. Ogni romanzo è un mondo (anzi, un’isola, come suggeriva Virginia Woolf), la cui esplorazione comincia molto prima della stesura. In questo caso, lo ammetto, sono partita un po’ prevenuta. Nel senso che, pur essendo affascinata dai tarocchi, non ho mai voluto farmele leggere. Ne avevo un timore reverenziale – e un po’ paura, per via di una “certa scena” del cartone animato Candy Candy vista da bambina. È cambiato tutto quando un’amica (Cristina, la moglie di Tiziano Sclavi) mi ha regalato il libro di Jodorowsky-Costa “La via dei tarocchi”, che mi ha aperto un mondo! Ho trascorso quasi un anno in compagnia del libro (che è un certo tomo), prima di cominciare a scrivere. Una curiosità: le letture che fa Maia nel romanzo sono “autentiche”, nel senso che ho materialmente fatto le stese alla scrivania ai personaggi.”
Ora tocca a te in un momento-gioco fisso di questo spazio: se il tuo libro fosse una canzone, quale sarebbe?
“Non ho dubbi: Pictures of you dei Cure. Del resto, i tarocchi descrivono la nostra interiorità tramite le immagini.”
Sei attivissima su tanti fronti, da quella dei romanzi alla curatela di Dylan Dog, la serie a fumetti targata Sergio Bonelli. Ci sono progetti che ti vedranno impegnata nel prossimo futuro di cui si può parlare?
“Per quanto riguarda Dylan ci stiamo preparando ai festeggiamenti per il Quarantennale della testata, con una serie di storie in qualche modo celebrative (che sia per il ritorno di un personaggio, di un disegnatore o di uno sceneggiatore “storici”), che culmineranno con l’albo in uscita a settembre 2026, scritto da me e interamente a colori. Sono impegnata nella promozione del romanzo, intanto che raccolgo le idee per il prossimo, e poi c’è una bella novità sul fronte cinematografico: ho scritto una sceneggiatura a quattro mani insieme a Federico Zampaglione per il suo prossimo film. È un horror dal respiro internazionale, si intitola “The nameless ballad” e le riprese cominceranno in novembre.”