Giulio Regeni, a tre anni dalla morte si cerca ancora la verità

Giulio Regeni, a tre anni dalla morte si cerca ancora la verità

Giulio Regeni, a tre anni dalla morte si cerca ancora la verità


Il ricercatore friulano scomparso nel nulla in Egitto, mentre si trovava in una metropolitana, è stato ritrovato morto pochi giorno dopo, con evidenti segni di torture

Il 25 gennaio 2016 Giulio Regeni è scomparso nel nulla da Il Cairo, dove si trovava per uno studio sui sindacati di base per conto dell’Università di Cambridge. Nelle ore successive è stato torturato e ucciso: il corpo è stato trovato il 3 febbraio sulla strada che collega Il Cairo con Alessandria d’Egitto. Per tre anni si è rimasti in attesa di una svolta sul caso, nonostante la cortina di silenzio che da sempre ha prevalso su questo omicidio e i continui depistaggi da parte dell’Egitto. Un primo passo è arrivato il 4 dicembre scorso, quando la Procura di Roma ha iscritto nel registro degli indagati cinque 007 egiziani. Ciò che è certo è che il ricercatore friulano è stato tradito dalla sua “fonte”: Giulio doveva infatti incontrare Mohamed Abdallah, leader del sindacato degli ambulanti, che però lo ha denunciato come spia alle forze di sicurezza egiziane. Oggi, 25 gennaio 2019, intorno alle ore 19.41, le luci si accenderanno in oltre 100 città italiane per ricordare la sparizione di Giulio Regeni. Nella Capitale l’evento si svolgerà in piazza di Montecitorio, ma la manifestazione principale sarà quella che prenderà vita alle 18.30 a Fiumicello, paese di origine di Giulio. Il ritrovo è alle 18.00 in piazzale Falcone e Borsellino. Alla fine della marcia silenziosa seguirà l'evento, in sala Bison, "Pensieri e parole per Giulio".


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