Giro d’Italia, Roma incorona Pogacar, a Merlier la volata di Roma

Giro d’Italia, Roma incorona Pogacar, a Merlier la volata di Roma

Giro d’Italia, Roma incorona Pogacar, a Merlier la volata di Roma


Sfortunato Jonathan Milan, ha dovuto cambiare bici all’ultimo giro, è riuscito a rimontare ma si è dovuto accontentare del secondo posto

MILAN BRAVO E SFORTUNATO

È del belga Tim Merlier l’ultimo sigillo su questa edizione del Giro d’Italia. Il velocista belga ha vinto in volata l’ultima tappa, sul traguardo di Roma, procedendo Jonathan Milan. Per il belga è il terzo successo in questo giro dopo gli acuti vincenti di Fossano e Padova. Milan è stato sfortunato, ma protagonista di una rimonta esaltante cui è mancato soltanto l’ultimo acuto: nell’ultimo giro sul circuito romano avuto un problema meccanico, si è dovuto firmare e cambiare bici. Il friulano ha perso così 50 secondi ma li ha recuperati nel giro di pochi chilometri, andando a tutta. Allo sprint però si è dovuto accontentare del secondo posto. Jonathan ha comunque conquistato la maglia ciclamino di leader della classifica punti, grande regolarità per lui negli sprint: tre vittorie e quattro secondi posti.


BILANCIO POSITIVO PER L’ITALIA

Un altro italiano è salito sul podio delle premiazioni: si tratta di Antonio Tiberi, venticinquenne laziale che ha conquistato la maglia bianca che contraddistingue il miglior giovane della corsa. Quinto in classifica generale, Tiberi ha dimostrato di avere le carte in regola per essere protagonista nel futuro. L’Italia chiude questa edizione del giro con cinque vittorie di tappa: le già citate tre volate di Milan, la vittoria a cronometro di Ganna sul lago di Garda, il bel successo di Vendrame a Sappada.


POGACAR TIRANNO GENTILE

Ma gli applausi più grandi durante la cerimonia di premiazione sono andati giustamente a Tadej Pogačar: lo sloveno è stato il dominatore assoluto di questa addizione della corsa. Solitamente lo sport vive di duelli, quest’anno c’è stato un monologo. Ma Pogacar ha saputo rendere la sua cavalcata esaltante. Non si è accontentato di gestire la sua superiorità, l’ha messa sulla strada chilometro dopo chilometro, vincendo ben sei tappe e divertendo il pubblico. Cala così il sipario su una edizione bella fin dal primo giorno di questo Giro d’Italia; da domani sentiremo un po’ di mancanza, appuntamento all’anno prossimo.



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