Giro d’Italia, a Nova Gorica vince Asgreen, gruppo falcidiato da una caduta

FINALE A SORPRESA

Nelle previsioni della vigilia questa doveva essere una tappa tranquilla: percorso pianeggiante e probabile arrivo in volata. Invece una caduta a 20 chilometri dall’arrivo ha rivoluzionato tutto. Il danese Asgreen è riuscito ad anticipare la volata di gruppo e si è presentato tutto solo al traguardo di Nova Gorica, sulla linea di confine tra Italia e Slovenia.

COLPO DEL TORO

Il colpo grosso lo ha piazzato Isaac Del Toro: il messicano è riuscito a restare aggrappato al primo gruppetto e ha allungato su tutti i rivali. Chi più chi meno sono rimasti tutti attardati: secondo in graduatoria ora è il britannico Simon Yates, a 1’20”. Ayuso ora è terzo, a 1’26”. Poi ci sono Carapaz a 2’07” e lo sloveno Roglic (molto applaudito dal pubblico locale) a 2’23”. Damiano Caruso, arrivato con i primi, è ora il migliore degli italiani in classifica, settimo a 2’55”. Antonio Tiberi, che era terzo a minuto, ora si ritrova ottavo a tre minuti.

SFORTUNA CICCONE

Nella caduta di Gorizia la peggio la ha avuta Giulio Ciccone: l’abruzzese ha preso un forte colpo al ginocchio sinistro. Rialzatosi a fatica, ha stretto i denti, e dolorante è risalito in bici per concludere la tappa. Ma ha tagliato il traguardo con oltre 16 minuti di ritardo. Se riuscirà a proseguire il Giro, la sua classifica è ormai compromessa. Peccato.

ORA LE MONTAGNE

La giornata di domani presenta una tappa di alta montagna. La 15esima frazione parte da Fiume Veneto, che in realtà è in Friuli, vicino a Pordenone. Traguardo ad Asiago dopo 219 chilometri. Il momento cruciale sarà la scalata al Monte Grappa, posta a un centinaio di chilometri dall’arrivo.