Gb, suicida dopo rissa tv, bufera travolge trash show

Gb, suicida dopo rissa tv, bufera travolge trash show

Gb, suicida dopo rissa tv, bufera travolge trash show


Il Jeremy Kyle Show, una delle trasmissioni di punta del Regno Unito, si trova al centro di una grossa polemica che potrebbe determinare la chiusura dello show

Suicida dopo una piazzata televisiva su un presunto tradimento coniugale. Si chiarisce la follia della vicenda che ha innescato la sospensione in Gran Bretagna del Jeremy Kyle Show, una delle trasmissioni trash di punta nel Regno fra quelle dedicate a far spettacolo su dispute tra familiari o conoscenti, e la polemica diventa subito bufera. La trasmissione - regina del daytime con una media del 22% di share - è stata sospesa ieri da Itv, la rete che l'aveva in palinsesto dal 2005, sulla scia della notizia (inizialmente vaga) della "morte" di un partecipante avvenuta "una settimana dopo la registrazione" dell'episodio che avrebbe dovuto riguardarlo. Ma a mano a mano che vengono fuori i dettagli, lo sdegno monta. E nel mondo politico d'oltremanica c'è chi sembra scoprire all'improvviso gli effetti potenzialmente perversi della televisione più urlata e impudica, fino a invocare apertamente la chiusura definitiva del programma incriminato.
I giornali hanno svelato il nome della vittima di questa tragedia che a molti osservatori appare un segno dei tempi. Si chiamava Steve Dymond e si è tolto la vita sette giorni dopo essersi prestato a difendersi di fronte alla rumorosa platea dello show presentato con toni ruvidi quanto caustici dall'azzimato e popolarissimo Jeremy Kyle da una presunta accusa d'infedeltà della fidanzata. Accusa che l'uomo, poco più che 60enne, aveva respinto disperatamente, accettando di sottoporsi in favore di telecamera anche al test della verità (fallendolo, secondo il Daily Mail) e del dna. La registrazione non era ancora andata in onda e non andrà mai, ha assicurato ieri Itv: rendendo noto d'aver sospeso tout court lo show in seguito all'accaduto, evocando il senso di "shock e tristezza" da parte dell'intero staff e promettendo un'inchiesta accurata sul "grave" epilogo dei fatti.


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