Gaza, orrore senza fine. L'esercito israeliano riprende le azioni via terra.

Gaza, orrore senza fine. L'esercito israeliano riprende le azioni via terra. Photo Credit: agenziafotogramma.it
20 luglio 2025, ore 10:31 , agg. alle 11:51
Nella Striscia la popolazione è decimata. Interi quartieri sono distrutti. Mancano cibo e medicinali. Ma Israele non si ferma, anzi.
OPERAZIONI VIA TERRA
Non soltanto i raid dal cielo, l’esercito israeliano attacca la Striscia di Gaza anche con azioni di terra, che in queste ore si stanno intensificando. Stamattina è stato emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi residenti nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia. Il portavoce dell’esercito ha affermato: “L'Idf continua ad operare con grande forza per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture del terrore nella zona, mentre espande le sue attività in un'area in cui non ha mai operato prima".
NON SOLO TERRORISTI
Truppe di terra israeliane stanno penetrando anche nella zona nord. Tel Aviv prosegue sulla linea di voler annientare tutte le cellule terroristiche, ma continua a colpire anche e soprattutto civili innocenti. L’Idf comunica che “le operazioni di terra si stanno espandendo nell'area di Jabaliya. Finora sono stati smantellati centinaia di siti di infrastrutture terroristiche, sono state localizzate numerose armi e decine di terroristi sono stati eliminati. Le truppe del Comando Sud continuano ad operare contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza per proteggere i civili israeliani e in particolare i residenti delle comunità vicine alla Striscia di Gaza”.
SENZA CIBO, SENZA FARMACI
Nel frattempo non si fermano i bombardamenti, l’ultimo questa mattina ha ucciso almeno quindici persone, e il bilancio è destinato a peggiorare. Solo ieri ci sono stati più di 100 morti, in molti erano in attesa degli aiuti umanitari. Oggi sono attesi tre camion che portano medicinali, lo ha comunicato l’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Gaza intanto è sempre più allo stremo. La popolazione è decimata, Israele sta portando avanti una scientifica distruzione degli edifici, con l’intento – nemmeno troppo nascosto- di radere tutto al suolo. Chi è sopravvissuto, ha fame. Ma se si mette in coda per ricevere cibo aumenta le possibilità di essere ucciso.
IL SOSTEGNO DEL PAPA
La situazione a Gaza viene dipinta da padre Gabriel Romanelli, parroco della Santa Famiglia a Gaza, colpita nei giorni scorsi da un raid israeliano: “La situazione continua ad essere molto grave in tutta la Striscia di Gaza, viviamo una tragedia; almeno siamo stati riconfortati della vicinanza della Chiesa, come sempre. Ci ha chiamato Papa Leone”. Ormai anche la chiesa cattolica non crede a Israele che quando colpisce molti civili parla di errore. L’unico errore è non fermare questo orrore.