Festa proibita in pandemia, multati gli juventini Mc Kennie, Dybala e Arthur; e sabato torna la serie A

Festa proibita in pandemia, multati gli juventini Mc Kennie, Dybala e Arthur; e sabato torna la serie A

Festa proibita in pandemia, multati gli juventini Mc Kennie, Dybala e Arthur; e sabato torna la serie A


I carabinieri sono intervenuti durante una cena a casa di Mc Kennie, erano presenti anhe Dybala e Arthur; archiviata la pausa per la nazionale, sabato riprende il campionato: riparte la caccia all'Inter


NON E' TEMPO DI FESTE

Piove sul bagnato in casa Juve. Quando i risultati non sono fantastici, i tifosi tendono a non gradire feste e cene di gruppo. La situazione peggiora se il tutto accade durante una pandemia, quando le norme di contenimento anti-Covid vietano assembramenti. Ieri sera i Carabinieri di Torino sono intervenuti a casa di Weston McKennie, giocatore della Juventus e della nazionale statunitense, dove si stava svolgendo una cena. Attorno alla tavola, nella bella villa sulla collina di Torino, anche i compagni Dybala e Arthur, con le rispettive fidanzate e altri amici. I militari dell'Arma, probabilmente avvisati da qualche vicino di casa, hanno multato i presenti - in tutto una decina - per avere violato le norme anti Covid. E' probabile che, oltre alle multe inflitte dalle forze dell'ordine, per McKennie, Dybala e Arhur, scattino anche i provvedimenti della Juventus. Il club bianconero, dopo avere sentito i calciatori suoi tesserati, deciderà nelle prossime ore le eventuali sanzioni disciplinari.


E' DI NUOVO SERIE A

Dopodomani l’attenzione si sposterà di nuovo sulla serie A: tutte le partite della ventinovesima giornata saranno concentrate sabato, vigilia di Pasqua. Si parte con Milan-Sampdoria alle 12.30, poi sette partite alle 15.00: Atalanta-Udinese, Sassuolo-Roma, Napoli-Crotone, Lazio-Spezia, Genoa-Fiorentina , Benevento-Parma e Cagliari- Hellas Verona. Poi alle 18.00 il derby Torino-Juventus, con i granata in cerca di punti di salvezza e i bianconeri vogliosi di riscattarsi; alle 20.45 il programma verrà chiuso dalla trasferta a Bologna della capolista Inter: il difensore olandese Stefan De Vrji è guarito dal Covid e sarà a disposizione di Antonio Conte.




BILANCIO NAZIONALE

Tre vittorie in tre partite. Il viaggio degli azzurri verso il prossimo mondiale è partito con il piede giusto. Almeno sul fronte dei risultati. A livello di prestazione in questa finestra primaverile l’Italia è sembrata un po’ meno brillante rispetto al recente passato. Ci può stare, con tante partite ravvicinate emerge un po’ di fatica. E i tanti cambi tra una formazione e l’altra hanno tolto un po’ di intesa. L’importante è non aver pagato dazio a livello di risultati. Anche complice il turno di riposo che ieri ha riguardato la Svizzera, gli azzurri hanno momentaneamente allungato a + 3 sugli elvetici. Un margine solo virtuale, ma che fa morale. E che metterà maggior pressione agli svizzeri, quando a inizio settembre ci sarà lo scontro diretto, decisivo per il primo posto nel girone.


PROBLEMA ATTACCO

Un problema che è tornato a galla in queste tre partite è quello che riguarda gli attaccanti: l’Italia fa troppa fatica a segnare, il contributo offerto dai centravanti non è all’altezza dei grandi appuntamenti internazionali. Nulla si può rimproverare sul piano dell’impegno a Ciro Immobile e ad Andrea Belotti. Ma per sperare di vincere un Europeo o un Mondiale ci vuole qualcosa in più. Il problema è che in Italia non ci sono molte alternative: tutte le squadre di vertice hanno centravanti stranieri, Roberto Mancini deve arrangiarsi con quello che c’è. Sintomatici i numerosi errori di Ciro Immobile in Lituania: più volte solo davanti al portiere avversario, il bomber della Lazio si è sbloccato soltanto al novantaquattresimo su rigore. Lo smalto della scorsa stagione sembra un ricordo lontano.



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