Fallito il progetto Superlega, ha vinto il calcio, hanno perso la faccia i presidenti milionari

Fallito il progetto Superlega, ha vinto il calcio, hanno perso la faccia i presidenti milionari

Fallito il progetto Superlega, ha vinto il calcio, hanno perso la faccia i presidenti milionari


Il progetto Superlega è durato due giorni, ieri sera si sono staccate prima le squadre inglesi e l'Inter. Florentino Perez e Andrea Agnelli sono rimasti soli con la loro figuraccia. E l'Uefa ora tende la mano

Che gigantesca figuraccia! I paladini del calcio milionario sono stati costretti a fare retromarcia, la Superlega è durata 48 ore. Il progetto scricchiolava dall’inizio, da quando non avevano aderito Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Paris Saint Germain. Ieri sera la svolta decisiva, con i sei club inglesi che – uno dopo l’altro- si sono sfilati. Poi anche l’Inter si è tirata fuori ( “a queste condizioni non siamo più interessati”) , mentre il Milan nicchiava. Insomma, alla fine a credere nel progetto erano rimasti solo Real Madrid e Juventus. Florentino Perez e Andrea Agnelli – ancora ieri sera- sembravano l’orchestrina del Titanic: continuavano a suonare, mentre la nave affondava; continuavano a parlare di una spettacolare competizione pensata per divertire i tifosi. Che però si sono subito schierati contra rivoluzione fatta dai milionari.

BANDIERA BIANCA

Di notte era nata, di notte è morta; quasi in modo carbonaro, come se non fosse degna della luce del giorno. Con le notizie diffuse tramite comunicati, senza conferenze stampa, senza domande, senza confronto. E così nella notte appena trascorsa ecco la bandiera bianca alzata dalla Superlega, ecco il testo del comunicato: “La European Super League è convinta che l'attuale status quo del calcio europeo necessiti di un cambiamento. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. L'obiettivo della nostra proposta è quello di permettere allo sport di evolvere e allo stesso tempo generare risorse e stabilità per l'intera piramide calcistica, compresi gli aiuti per superare le difficoltà finanziarie a cui è andata incontro l'intera comunità calcistica a causa della pandemia. Inoltre, la nostra proposta fornirebbe agli stakeholder del calcio contributi di solidarietà significativamente migliorati. Nonostante l'annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente conforme alle leggi e ai regolamenti europei, come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale che tutela la Super League dalle azioni di terzi. Alla luce delle circostanze attuali, valuteremo i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l'intera comunità calcistica”.


RAPPORTI DIFFICILI

Il golpe è stato sventato, ora il presidente dell’Uefa Alexander Ceferin fa il signore: “ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un grande errore. Ma adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all'intero calcio europeo. La cosa importante adesso è andare avanti insieme e ricostruire l'unità di cui godeva prima questo sport". Ma non sarà facile cancellare ciò che è accaduto e ricucire certi rapporti. L’altro giorno Ceferin aveva accusato Andrea Agnelli di essere una persona falsa e lo strappo rimane. Allo stesso modo, immaginiamo che Juventus Inter e Milan non verranno guardati con benevolenza dagli altri dirigenti della Serie A.



Il progetto Superlega ha messo tutti d’accordo. Nel bocciarla. Raramente la politica ( italiana e internazionale) si è compattata in questo modo. Il premier inglese Boris Johnson questa mattina ha espresso la sua soddisfazione: “Accolgo con favore l'annuncio di ieri sera. Questo è il risultato giusto per i tifosi, i club e le comunità di tutto il paese. Dobbiamo continuare a proteggere il nostro amato gioco nazionale". Sullo stesso fronte anche tifosi, appassionati, allenatori, giocatori. Rileviamo poi la differenza di comportamento (e di spessore) di alcuni rispetto ad altri: Jurgen Klopp non ha esitato un attimo a dire pubblicamente che la Superlega voluta anche dalla sua società ( il Liverpool) non gli piaceva e che se ne sarebbe andato in caso di adesione confermata. Dal Manchester City Pep Guardiola non ha fatto giro di parole e ha affermato: “La Superlega non è sport”. Gli allenatori nostrani si sono limitati a dichiarazioni evasive senza sbilanciarsi, ben attenti a non andare contro l’idea dell’azienda: tengono famiglia...



Argomenti

Agnelli
calcio
fallimento
Florentino Perez
superlega
Uefa

Gli ultimi articoli di Paolo Pacchioni

  • Barista accoltellato davanti al locale dove lavorava a Sarezzo: arrestato un moldavo, che ha confessato il delitto

    Barista accoltellato davanti al locale dove lavorava a Sarezzo: arrestato un moldavo, che ha confessato il delitto

  • Tra campionato e Supercoppa, l'Inter si gode il primato, Milan Napoli e Bologna cercheranno riscatto in Arabia

    Tra campionato e Supercoppa, l'Inter si gode il primato, Milan Napoli e Bologna cercheranno riscatto in Arabia

  • Serie A, il Napoli batte la Juve con la doppietta di Hojlund, partenopei di nuovo in vetta

    Serie A, il Napoli batte la Juve con la doppietta di Hojlund, partenopei di nuovo in vetta

  • "Libano, rialzati". Questo l'appello del Papa durante la messa a Beirut

    "Libano, rialzati". Questo l'appello del Papa durante la messa a Beirut

  • Serie A, il Napoli vince a Roma e raggiunge il Milan in vetta; e la doppietta di Lautaro rilancia l'Inter

    Serie A, il Napoli vince a Roma e raggiunge il Milan in vetta; e la doppietta di Lautaro rilancia l'Inter

  • L’Italia vince la coppa Davis per il terzo anno consecutivo, battuta la Spagna

    L’Italia vince la coppa Davis per il terzo anno consecutivo, battuta la Spagna

  • La Spagna in finale di Coppa Davis, battuta la Germania; domani la sfida all’Italia

    La Spagna in finale di Coppa Davis, battuta la Germania; domani la sfida all’Italia

  • Italia in finale di Coppa Davis, grande impresa di Flavio Cobolli

    Italia in finale di Coppa Davis, grande impresa di Flavio Cobolli

  • Coppa Davis, l’Italia parte bene, eliminata l’Austria

    Coppa Davis, l’Italia parte bene, eliminata l’Austria

  • Coppa Davis, subito fuori la Francia, Belgio in semifinale

    Coppa Davis, subito fuori la Francia, Belgio in semifinale